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Le mancanze e le eccellenze dell’ospedale “ Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena

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Di Lina Bongiovanni

Sabato 31 luglio u.c. per un intervento d’urgenza, mi sono trovata nel P.S. dell’ospedale più vicino, cioè quello di Polistena. Il P.S. a primo acchito mi è sembrato una bolgia infernale, parenti dei pazienti “impazienti”, caos, ma poi col passare delle ore, invece, se per forza di cose sei ancora lì capisci che in mezzo a tutto quel trambusto ognuno sa quello che deve fare… e non è poco: gli OSS, gli infermieri, le guardie giurate e i medici sono veramente in gamba!
Subito dopo l’operazione, come già detto d’urgenza, ci trasferiscono in chirurgia dove, per colpa del Covid, non possiamo entrare e curare anche e soprattutto con tanto affetto i nostri cari. Ma ecco le eccellenze: anche qui nel reparto tutti i medici, gli infermieri, gli OSS fanno miracoli; vanno dai degenti, li rassicurano, li aiutano, li curano, non perdono neanche la pazienza quando più volte al giorno i vari parenti suonano per chiedere notizie dei propri cari.
Allora, ricapitolando, gli ascensori funzionano a singhiozzo, i detergenti per sanificare le mani mancano un poco dappertutto, le ruote dei carrelli che trasportano cibo e vettovaglie cigolano da impazzire ecc… Ma ciò che conta, cioè le figure professionali che per davvero fanno la differenza ci sono. Bravi, bravi, bravi! E grazie.
Lina Bongiovanni