Le nostre montagne abbandonate
redazione | Il 14, Gen 2012
Da Cinquefrondi al villaggio della Limina, solo frane, cumuli di rifiuti e strade dissestate
di DANILO LORIA
Le nostre montagne abbandonate
Da Cinquefrondi al villaggio della Limina, solo frane, cumuli di rifiuti e strade dissestate
di Danilo Loria
CINQUEFRONDI (RC) – Lo stato ambientale delle montagne nel nostro territorio non è dei migliori. Anni ed anni di abbandono e di incuria, hanno provocato enormi danni ambientali e di inquinamento. Inquinamento accentuato dalla malavita che pare abbia “nascosto” rifiuti tossici nelle nostre aree verdi, provocando tra l’atro, l’aumentao di tumori e malformazioni di bambini. Anche la montagna che sovrasta Cinquefrondi è in un totale degrado ed abbandono. Basta fare una semplice passeggiata o a piedi o in auto e si noterà il totale stato di sfacelo. Alcune carreggiate sono quasi impraticabili a causa delle frane causate dai temporali autunnali ed invernali, dei numerosi rifiuti ingombranti abbandonati lungo i lati della strada e della segnaletica quasi inesistente. Oltre tutto questo, una vegetazione estremamente fitta, sinonimo di poca cura ma nello stesso tempo di vita e rigoglio. Un luogo, che dovrebbe essere rifugio di turisti e cittadini, sta diventando una vero e proprio luogo di discarica. In località “Parlato”, ove sorge una fontana che rinfresca i visitatori soprattutto nel periodo estivo, esiste un area pic-nic, con tanto di tavoli, barbecue, posti a sedere, qualche giostra per bambini, ma anche qui l’incuria regna sovrana e l’investimento di denaro pubblico per la costruzione dell’area è stato imponente. Come non ricordare inoltre, le numerose buche nell’asfalto, i sentieri non più percorribili, i terribili burroni non protetti dal sistema dei guard rail. Ma lungo il tragitto che porta al cosiddetto villaggio della Limina, vi è la cattedrale del deserto per eccellenza, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, ossia l’ostello della gioventù, ormai diventato riparo per gli animali.
Non c’è da meravigliarsi quindi, se le nostre montagne sono poco frequentate e non assurgono a mete turistiche. Qui mancano neve, strutture e impianti sciistici è vero, ma finché il territorio sarà abbandonato a se stesso e maltrattato dall’uomo, non potrà mai diventare fonte di crescita.
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