Le operazioni dei carabinieri nel Reggino Arresti e denunce a Varapodio, Melito Porto Salvo, Lazzaro, Bagnara Calabra e Villa San Giovanni
A Varapodio (RC), i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto ALOI Domenico, di anni 47 da Messignadi di Oppido Mamertina, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, poiché nel corso di un controllo stradale veniva fermato e sorpreso fuori dal comune ove obbligato a soggiornare.
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A Melito di Porto Salvo (RC), i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà FAOUZI Naim, marocchino, di anni 32 domiciliato in Melito di Porto Salvo, CIMAROSA Giovanna Ilenia, di anni 28 da Melito di Porto Salvo, e LIPARI Silvia, di anni 30 da Melito di Porto Salvo, tutti già noti alle FF.OO., per i reati di truffa in concorso e per violazione della normativa sull’immigrazione. Nel dettaglio, i militari operanti accertavano che i predetti avevano posto in essere una serie di truffe on line, facendosi accreditare su una carta poste-pay gli importi relativi ad acquisti di merce che, di fatto, gli interessati non inviavano agli acquirenti. Il FAOUZI è risultato, all’esito delle verifiche, anche destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Reggio Calabria.
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A Lazzaro, frazione di Motta San Giovanni (RC), i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà C.P., di anni 33 da Saline Joniche, PETTÈ Francesco, di anni 23 da Saline Joniche, e AZZARÀ Filippo Dario, di anni 79 da Reggio Calabria, tutti già noti alle FF.OO., poiché ritenuti responsabili d’incendio colposo, in concorso. Nel dettaglio, i militari operanti accertavano che in quella località Cambareri, i predetti, nel bruciare dei rami secchi ivi presenti, per negligenza generavano un incendio che interessava una superficie di nr.1 ettaro circa di proprietà privata, composta da macchia mediterranea.
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A Bagnara Calabra (RC),i Carabinieri della locale Stazione, ad esito di attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno deferito in s.l. nr. 79 persone, tutte responsabili del reato di invasione di terreni o edifici pubblici, poiché, senza averne titolo, hanno occupato abusivamente, unitamente ai rispettivi nuclei familiari, nr. 44 alloggi popolari di proprietà dell’Aterp di Reggio Calabria e del comune di Bagnara Calabra, ubicati in frazione Pellegrina e località Calcara.
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A Villa San Giovanni (RC), i carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà i fratelli R.F., di anni 22, e R.E., di anni 18, entrambe da Catona (RC),G.P., di anni 21 da Reggio Calabria, B.R., di anni 20 da Reggio Calabria, ed un minore di anni 17 da Archi (RC), tutti già noti alle FF.OO., poiché ritenuti responsabili del reato di violenza privata in concorso, in quanto tra il 24 e il 31 maggio u.s., per futili motivi connessi ad un credito di tenue entità, hanno costretto, in più circostanze, una persona a non uscire dalla propria abitazione, minacciando ritorsioni contro la sua incolumità personale o quella dei propri familiari. R.E. veniva altresì deferito per aver danneggiato il portone di ingresso dell’abitazione della vittima.
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A Villa San Giovanni (RC), i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto OBASWON Osazee, nigeriano di anni 29 s.f.d., DAIF Abdelghani, marocchino di anni 41, da Villa San Giovanni, e BOUDHEL Ramzi, marocchino di anni 23 da Villa San Giovanni (RC), tutti già noti alle FF.OO., per il reato di rissa poichè,mentre sostavano nei pressi degli imbarcaderi di quel comune, per futili motivi, davano luogo ad una rissa. I primi due soggetti venivano immediatamente immobilizzati dai militari operanti, prontamente giunti sul posto, mentre il terzo, che si era dato alla fuga, veniva rintracciato poco dopo. A seguito della rissa tutti gli arrestati riportavano lievi lesioni.