Le operazioni dei Carabinieri nel reggino
redazione | Il 30, Apr 2011
A Placanica, Reggio Calabria, S.Stefano D’aspromonte, Scilla e Campo Calabro
Le operazioni dei Carabinieri nel reggino
A Placanica, Reggio Calabria, S.Stefano D’aspromonte, Scilla e Campo Calabro
- Placanica (RC), tre donne, si sono introdotte nell’abitazione di proprietà R.F., 87 anni, mentre era coricato nella propria camera da letto poiché impossibilitato a muoversi, asportavano la somma contante di euro 1.500 custodita all’interno di un cassetto della cucina.
- Reggio Calabria (RC), nel contesto di ispezione effettuata dai Carabinieri del NAS di Reggio Calabria, alla Rosticceria-Pizzeria, di proprietà G.M.T., 43 anni, accertavano che non vi erano i requisiti igienico sanitari e strutturali. Il locale dipartimento di prevenzione dell’ASP, ne disponeva la chiusura.
- I Militari della Stazione di S. Stefano in Aspromonte (RC), davano esecuzione ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di C.S., 28 anni, per il reato di rapina.
- Reggio Calabria, due individui, con il volto travisato di cui uno armato pistola, Rapinavano la tabaccheria di proprietà C.F., 59 anni, facendosi consegnare dal medesimo la somma in contante di euro 600 e due stecche sigarette. Malviventi, successivamente, si dileguavano a bordo di uno scooter.
- Scilla frazione Solano, ignoti hanno esploso quattro colpi di fucile all’indirizzo della saracinesca del garage dell’abitazione di R.S., 46 anni, danneggiando la parte anteriore dell’autovettura ivi custodita. Stesso contesto, malfattori hanno esploso altri colpi di fucile, danneggiando la carrozzeria degli automezzi parcheggiati nella pubblica via, adiacenti citato garage: Fiat Uno, proprietà R.G., 51 anni e Fiat Punto, in uso a R.P., 25 anni.
- Campo Calabro (RC), ignoti incendiavano tre Betoniere della ditta Romana Inerti spa, di proprietà della ditta De Luca service e acquisiti in noleggio da Romana Inerti. Autocarri riportavano ingenti danni alla cabine ed al gruppo rotore delle cisterne, attualmente sottoposta ad amministrazione giudiziaria poiché confiscata a consorteria mafiosa “Garonfolo”,