Le strade della Piana di Gioia Tauro sempre più rovinate, la Provincia assicura: “A giorni l’inizio dei lavori”
redazione | Il 31, Mag 2013
Il presidente Raffa e l’assessore Giannetta: “Due progetti che permetteranno alla SP 1 dir di riprendere nuovo vigore e funzionalità”
di TERESA COSMANO
# Lavori in corso sulla SP 29 Ferrandina-Amato, indignato il sindaco di Varapodio
Le strade della Piana di Gioia Tauro sempre più rovinate, la Provincia assicura: “A giorni l’inizio dei lavori”
Il presidente Raffa e l’assessore Giannetta: “Due progetti che permetteranno alla SP 1 dir di riprendere nuovo vigore e funzionalità”
di Teresa Cosmano
Le strade provinciali della Piana di Gioia Tauro somigliano sempre più a delle vere e proprie mulattiere, spesso perfino sprovviste di segnaletica orizzontale e verticale, e percorrerle è diventata ormai un’impresa. Ogni giorno sembra quasi di doversi districare in un percorso di guerra, tra buche, voragini e dislivelli della pavimentazione. La rete stradale della Piana è oggettivamente in condizioni sempre peggiori e troppo spesso chi la percorre è costretto a fare i conti con buche (talvolta voragini), che mettono a repentaglio la sicurezza dei veicoli e delle persone. Siamo in presenza di un manto d’asfalto “groviera”, che sicuramente potrebbe essere utile per testare le sospensioni di una Jeep 4×4, ma che per gli altri mezzi, a quattro ma soprattutto a due ruote, finisce per trasformarsi in un percorso ad ostacoli insidioso e non privo di rischi. Le strade provinciali pianigiane hanno cominciato a deteriorasi a partire dall’alluvione che, a cavallo tra dicembre del 2008 e gennaio del 2009, ha colpito la Calabria provocando ingenti danni. La peggiore è senza dubbio la SP 1 dir che collega Santa Cristina D’Aspromonte a Taurianova. In virtù di questo abbiamo quindi deciso di interpellare la Provincia, per capire quali sono le effettive intenzioni dell’Ente gestore della rete viaria, in proposito. Il presidente Giuseppe Raffa e l’assessore Domenico Giannetta, si sono dimostrati subito disponibili, fornendo tutte le risposte alle nostre domande. I due amministratori, supportati dall’ingegnere Bruno Polifroni per la parte tecnica, hanno sottolineato come ancora oggi «si pagano purtroppo le conseguenze degli eccezionali eventi alluvionali del dicembre 2008 e gennaio 2009, quando l’intera provincia rimase funestata diffusamente e ripetutamente da cosiddette “bombe d’acqua”, che causarono ingenti danni e purtroppo anche vittime. In quel periodo i dati pluviometrici superarono ogni previsione statistica, facendo registrare valori che non si verificavano da oltre 2 secoli. La diffusione e la gravità dei danni – hanno spiegato – non consentì nè allora nè ora, di intervenire in maniera rapida e definitiva su tutti i fronti. Ad esempio, le urgenze sono state spesso dettate dalle interruzioni stradali vere e proprie (crollo del ponte Marro, del ponte Vacale, frane a Sitizano e Platì), ed infatti, tutte queste opere sono state affrontate e risolte per prime, anche se fra mille difficoltà economiche. Le piccole frane, dissesti, manutenzioni straordinarie, che non hanno comportato blocchi veri e propri della circolazione, sono stati purtroppo programmate come opere meno prioritarie, anche se nella realtà ancora oggi bisogna ammettere che molti tratti di strada allora praticamente distrutte dagli eventi, risultano al limite della praticabilità. I fondi sono purtroppo insufficienti e l’alternativa da scongiurare, sarebbe la chiusura al traffico». Come da noi rilevato, anche il presidente Raffa e l’assessore Giannetta asseriscono che fra queste strade, «la SP 1 dir che collega Santa Cristina D’Aspromonte a Taurianova, risulta effettivamente una delle più danneggiate, in particolar modo nel tratto che riguarda le progressive comprese fra il Km 10+279 (Varapodio) e il Km 18+200 (Taurianova). Si tratta di un’arteria viaria di notevole importanza – hanno spiegato – che a volte diviene strategia ed irrinunciabile: il riferimento è ad esempio proprio a questo periodo, dove per effetto dell’interruzione per lavori della SP 29 (Ferrandina-Amato), la SP 1 dir diviene l’unica via di comunicazione verso la Piana dei centri abitati di Oppido, Messignadi, Piminoro e Varapodio». Raffa e Giannetta hanno riferito che «il settore Viabilità, successivamente ed immediatamente agli eventi alluvionali (primo semestre 2009), progettò due interventi diffusi sull’intero tratto, per complessivi 2.200.000 euro che avrebbero praticamente risolto tutti i problemi. Purtroppo però le procedure attivate dalla Regione per l’emergenza, si sono rivelate non proprio tempestive e la Provincia non ha potuto fare altro che finanziare con fondi propri solo alcuni dei tanti interventi irrimandabili. In questi anni – hanno continuato – finalmente si è potuto dare consistenza a due interventi integrativi, uno dei quali ancora a finanziamento proprio, per un importo complessivo di 237.430 euro, già aggiudicato e di imminente inizio lavori, mentre l’altro più rilevante, di 2.000.000 di euro, è stato ottenuto dall’accorpamento dei progetti redatti nel 2009, scorporando le opere già appaltate. Per questo secondo intervento ad oggi purtroppo, non esiste un finanziamento, anche se l’Ente lo ha considerato fra i prioritari dell’intera provincia, e quindi finanziabile con le prime disponibilità di fondi, che si spera entro l’anno corrente». L’ingegnere Polifroni ha quindi descritto i due progetti. Il primo comprende 6 interventi che riguardano le riparazioni degli smottamenti in località Jona di Varapodio, ed altri punti localizzati fino a Terranova. Di questi 6 interventi, alcuni risolvono anche il tratto compreso fra il bivio per Molochio e Taurianova, affrontando la pericolosa frana posta all’uscita di quest’ultima cittadina, di cui abbiamo parlato nel nostro precedente articolo. «Il progetto più consistente – ha chiosato l’ingegnere – prevede di mettere la parola fine sulle rimanenti pericolosità e sulle opere di manutenzione straordinaria in tutto il tratto, con ben 17 interventi che riguardano tutti gli 8 km di strada. Ogni intervento è comprensivo della risoluzione di una serie di problematiche necessarie per garantire elevati standard di sicurezza e di comfort per gli utenti stradali, quali opere di regimazione, opere di completamento, risagomature superficiali della piattaforma, ripristino di parapetti laterali e/o altri sistemi di ritenuta; in alcuni casi comprende opere di carattere maggiore (quali muri in gabbioni e in cemento armato) necessarie per la risoluzione e/o mitigazione dei fenomeni franosi, o regimazione e governo idraulico di piattaforma, insistenti nel relativo tratto di interesse. Sono previste – ha continuato – anche alcune puntuali risoluzioni di elevata pericolosità, ad esempio nei tratti dei vetusti ponticelli Jona e Solì (che vengono leggermente ampliati e protetti lateralmente) e sul viadotto Marro nei pressi dello svincolo per Molochio, che viene completamente messo in sicurezza. L’intero tratto, con esclusione di piccole porzioni in ottime condizioni o interessate da altri progetti (ad esempio, la porzione intersecata dal lotto in costruzione della Pedemontana, lavori che dovrebbero riprendere a breve, nell’intorno del torrente Razzà, che sarà interessato da uno specifico intervento), sarà infine asfaltato a nuovo ed infine, sarà dotato di nuova e completa segnaletica orizzontale e verticale. Con questi interventi – ha concluso – la SP 1 dir. riprenderà nuovo vigore e la sua naturale funzionalità, quale indispensabile collegamento pedemontano fra i centri abitati di Santa Cristina, Oppido, Varapodio, Terranova, Molochio e Taurianova». A questo punto, dopo le esaustive spiegazioni del presidente della Provincia Raffa e dell’assessore Giannetta, non resta che sperare in una celere messa in opera dei vari progetti.