Lega a Cosenza, su Facebook gruppo “Stutamu Salvini” Oltre quattromila utenti contestano la visita dell'ex ministro in città
Striscioni e slogan stanno tappezzando la città di Cosenza dal momento in cui si è appreso giorno, ora e luogo della visita cosentina del leader della Lega. “Salvini, Cosenza vecchia non ti vuole” e “Cosenza non si Lega” sono solo alcune delle scritte su numerosi striscioni esposti in città in vista dell’arrivo di Matteo Salvini, previsto per martedì prossimo al teatro Morelli. Il leader della Lega arriverà a Cosenza nell’ambito del suo tour in vista degli appuntamenti elettorali per le elezioni regionali, ed incontrerà Mario Occhiuto, candidato presidente indicato da Forza Italia, e i rappresentanti del centrodestra. L’incontro, però, si preannuncia infuocato. E’ stato creato un gruppo su Facebook, “Stutamu Salvini” – spegniamo Salvini – che conta già oltre quattromila utenti. Tra i sostenitori del gruppo anche Bianca Rende, consigliere comunale del Pd, che ha scritto: “Penso che la deriva salviniana, che va oltre Salvini stesso e che ormai attraversa la società cosentina, vada arginata in ogni modo. Martedì, chi può, deve contestare in piazza, non solo Salvini, ma anche chi lo invita per mere ragioni opportunistiche”.
Comitato Regionale Partito Comunista Calabria
Alcuni giorni fa il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver annullato per “problemi organizzativi” la tappa di Amantea ed essere stato contestato a Soverato nel mese di agosto ha reso noto che il 24 settembre sarà a Cosenza per incontrare i leghisti calabresi e lanciare la Lega verso le elezioni regionali. In poco più di un mese la situazione politica nazionale si è ribaltata: Salvini non è più Ministro dell’Interno, la Lega ha subito un lieve calo nei sondaggi e ovunque vada viene contestato. Nonostante questo, Salvini continua a prendere in giro milioni di italiani facendo credere che il problema siano gli immigrati e non i settori economici che ha cercato di favorire con le proposte della Flat Tax e dell’Autonomia differenziata. Da Ministro, in continuità con il suo predecessore, il “democratico” Minniti, ha fatto approvare ben due decreti sicurezza, con la complicità dei 5 stelle che ora si schierano contro di lui, nei quali non solo criminalizza l’immigrazione ma ogni forma di dissenso sociale.
Dopo aver fatto gli interessi del grande capitale ora cerca di accreditarsi come unica vera opposizione al nuovo governo PD-5 Stelle e all’UE, che ne è artefice. Chi crede in questa propaganda dimentica allora tutte le politiche che la Lega ha portato avanti in un anno di governo con i 5 Stelle e dimentica come, paradossalmente, la stessa Lega si sia trovata a convergere con il PD su TAV e Autonomia differenziata, temi di grande interesse per i settori del grande capitale nazionale. Salvini non rappresenta assolutamente l’opposizione al nuovo Governo e all’UE, anzi lui vorrebbe essere alla guida del Paese per poter portare avanti queste ed altre riforme antipopolari!
Allo stesso tempo 5 Stelle e PD, oggi al Governo, non possono accreditarsi presso i ceti popolari come opposizione a Salvini, essendone stati complici e preparandosi a portare avanti le politiche antipopolari dell’UE. Le peggiori riforme degli anni passati, come la Legge Fornero, il Pareggio in bilancio, il Jobs Act, ecc., non sono minimamente messe in discussione. Il fine di queste forze politiche, che hanno tradito i lavoratori, è quello di catalizzare l’attenzione su Salvini nella speranza che nessuno si accorga che porteranno avanti le stesse politiche sociali ed economiche, con il rischio di far aumentare nei prossimi anni i consensi della Lega e della destra reazionaria, che cercano appunto di accreditarsi come forza antisistema.
Scendiamo in piazza il 24 settembre e invitiamo i cosentini a fare altrettanto per contestare Salvini, dicendo no ai suoi messaggi di odio e alla sua propaganda da finto paladino del popolo, ma allo stesso tempo rigettiamo qualsiasi tentativo di PD e 5 Stelle di accreditarsi come opposizione a Salvini, poiché sono solo uno dei tanti volti del capitalismo, proprio come la Lega; per questa ragione invitiamo le classi popolari a scendere in piazza anche il 5 ottobre a Roma contro il nuovo Governo!