Lega Pro, una brutta Reggina sconfitta dal Francavilla Amaranto inconcludenti e primo ko per Drago
di Antonio Spina
Arriva la prima sconfitta della gestione Drago. Ciò che risalta agli occhi è la mancanza di gioco e la poca organizzazione. In più gli esterni fanno molta fatica e i rifornimenti da centrocampo per gli attaccanti latitano e, pertanto, le occasioni da rete diventano un miraggio. Il tempo a disposizione di Drago per mettere a punto la situazione è stato davvero pochissimo. Giocare ogni tre giorni non consente di assemblare il nuovo modulo e la nuova mentalità. E’ necessario, però, trovare nel più breve tempo possibile la quadratura per non incorrere il rischio di complicare la strada verso i play-off e affievolire il notevole entusiasmo ritornato nelle ultime settimane. Terza partita in sette giorni per la Reggina che, dunque, conclude il tour de force in terra pugliese contro la Virtus Francavilla. Drago, nel suo consueto 4-3-3, conferma la linea difensiva con l’inserimento sull’out di sinistra di Seminara al posto di Procopio, le cui prestazioni del giovane ’96 sono state al di sotto delle aspettative. Fascia di sinistra che non ha trovato, ancora, il suo legittimo titolare.
Tanti sono stati i giocatori che si sono avvicendati, in stagione, in questo ruolo. Prima delle rispettive cessioni Zinkov e Mastrippolito, adesso Seminara e Procopio non hanno convinto pienamente. Un rebus ancora irrisolto. Al centro del campo si è visto il ritorno di De Falco dopo l’infortunio. Davanti il tridente offensivo formato da Baclet-Sandomenico-Strambelli. Un primo tempo che è stato per nulla entusiasmante. Per tipo di prestazione offerta dalla squadra amaranto ritornano nella mente i primi quarantacinque minuti di Siracusa e della sfida interna contro Il Potenza di giovedì sera. Se è vero che la difesa, ben diretta dalla coppia centrale Conson-Gasparetto, in crescita in termini di affiatamento e solidità rispetto alle ultime uscite, ha rischiato poco o nulla, d’altra parte l’attacco, per la tanta qualità a disposizione non ha prodotto nessuna occasione da rete degna di nota. Le due squadre si sono fronteggiate per lo più a centrocampo, lasciando, di fatto, inoperosi i due portieri. Da sottolineare un terreno di gioco in pessime condizioni che ha penalizzato una squadra tecnica come la Reggina. Gli unici tentativi, anche se lontani dallo specchio della porta, sono di Bellomo al 18’ la cui conclusione a giro, dopo un rimpallo in area, finisce abbondantemente fuori e Strambelli al 43’ il cui tiro termina la sua corsa alla sinistra della porta difesa da Nordi. Unico squillo biancoazzurro allo scadere di Folorunsho, match-winner dell’andata, ma Confente blocca sicuro.
Dopo l’intervallo l’inizio non è dei migliori. Conson si becca il secondo giallo e lascia i compagni in dieci uomini. Questo episodio dà coraggio alla Virtus Francavilla che crea alcuni pericoli da calcio d’angolo con Partipilo e Folorunsho che, però, non inquadrano lo specchio della porta. Nel momento più difficile la Reggina costruisce la migliore occasione di giornata. E’ Tassi su punizione pennellata da Strambelli a costringere Nordi al miracolo. All’83’Solini interviene in maniera scomposta su Gigliotti e il direttore di gara decreta il calcio di rigore. La battuta di Sarao è forte e angolata su cui Confente non può farci nulla. Amaranto che provano a raddrizzare la situazione con Solini di testa di poco a lato e da corner,dopo una furibonda mischia, la sfera rimbalza sulla linea prima di essere spazzata via dai difensori avversari. Nel recupero una punizione di Bellomo finisce lontano dall’incrocio dei pali.