Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Legge di stabilità, i deputati calabresi del Pd criticano il taglio dei fondi per i precari ”Nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria, che i dati Svimez rappresentano come la regione più povera del Paese e dove il reddito di un precario è spesso l’unico sostentamento dell’intero nucleo familiare la decisione assunta dalla Commissione Bilancio appare assolutamente irresponsabile"

Legge di stabilità, i deputati calabresi del Pd criticano il taglio dei fondi per i precari ”Nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria, che i dati Svimez rappresentano come la regione più povera del Paese e dove il reddito di un precario è spesso l’unico sostentamento dell’intero nucleo familiare la decisione assunta dalla Commissione Bilancio appare assolutamente irresponsabile"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

”E’ assai grave ciò che è successo in Commissione Bilancio alla Camera. La decisione di stralciare dalla discussione sulla Legge di Stabilità 2015 tutte le questioni cosiddette ”localistiche” e, su proposta di Lega e Movimento 5 Stelle, anche quelle relative ai fondi destinati ai precari di Sicilia, Campania e Calabria, è un atto grave che rischia di buttare benzina sul fuoco di una situazione sociale che diventa giorno dopo giorno sempre più disperata”. Lo dichiara in una nota la delegazione calabrese del Pd alla Camera. ”Nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria, che i dati Svimez rappresentano come la regione più povera del Paese e dove il reddito di un precario è spesso l’unico sostentamento dell’intero nucleo familiare – continuano – la decisione assunta dalla Commissione Bilancio appare assolutamente irresponsabile e rischia di alimentare una tensione sociale che è già giunta a livelli insostenibili”. I deputati si dicono certi che ”il presidente Boccia troverà il modo di rivedere immediatamente la decisione assunta e di reinserire le norme che regolano il finanziamento delle spettanze dei lavoratori Lsu-Lpu del Mezzogiorno. Si tratta semplicemente di un atto di giustizia -concludono- nei confronti di persone che da anni lavorano senza alcuna tutela e alcun diritto per lo Stato, garantendone lo stesso funzionamento nelle realtà locali e che non possono continuare ad essere sottoposti ad questo continuo ”stop and go” sul loro futuro e sulla loro stessa sopravvivenza”.