L’ensemble delle scuole della provincia reggina al Cilea Sul palco in occasione del concerto dell'Orchestra Nazionale Sinfonica della Rai
L’orchestra provinciale sinfonica e di fiati degli studenti delle scuole ad indirizzo musicale della provincia di Reggio Calabria, con istituto capofila il Liceo Statale “Giuseppe Rechichi” di Polistena, si esibirà dopo il concerto di apertura degli Stati generali della Cultura previsto per il 29 aprile prossimo al Teatro Cilea di Reggio Calabria.
In quell’occasione si esibirà la prestigiosa Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, un momento straordinario, quindi, per i musicisti della provincia reggina.
L’esibizione degli studenti è stata fortemente voluta dall’Assessore alla cultura della Provincia Eduardo Lamberti Castronuovo, dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria, Mirella Nappa, dal Direttore Artistico dell’Orchestra, Giacomo Battaglia e dal Dirigente scolastico del “Rechichi” Francesca Maria Morabito.
Sul palco i direttori Andrea Calabrese, Roberto Caridi, Maurizio Managò e Cettina Nicolosi che dirigeranno i ragazzi su musiche di autori moderni e contemporanei.
Gli studenti fanno parte di una selezione di allievi provenienti dalle scuole che hanno aderito al progetto siglato lo scorso febbraio a Reggio Calabria.
Oltre al “Musicale” di Cinquefrondi, sezione staccata del “Rechichi”anche gli Istituti Comprensivi di Laureana – Galatro – Feroleto, il “San Francesco” di Palmi, di Gioiosa Ionica – Grotteria, di Marina di Gioiosa Ionica, il “Maresca” di Locri, il “Carducci – Da Feltre”, il “Catanoso – De Gasperi”, il “Catona Radice Alighieri” e il “Vitrioli – Principe di Piemonte”.
«È un’opportunità che non potevamo sprecare – ha commentato il Dirigente scolastico Francesca Maria Morabito – per consentire agli allievi calabresi di sperimentare l’emozione di suonare alla presenza di musicisti affermati quali quelli dell’orchestra Rai. Ringrazio tutte le istituzioni che hanno reso possibile questo avvenimento e sono certa che gli studenti sapranno trarre frutto dalla straordinaria esperienza che gli è stato consentito di vivere».