Letta affida a Marco Minniti la delega ai servizi segreti. Il senatore del Pd nominato sottosegretario
redazione | Il 17, Mag 2013
Il parlamentare calabrese è stato indicato dal Consiglio dei Ministri nel corso dell’ultima seduta. Si tratta di una delega importante, che segue quella avuta in precedenza quando Minniti fu viceministro all’Interno. Cresce la pattuglia dei calabresi, dopo Jole Santelli e Antonio Catricalà. La soddisfazione di D’Attorre
Letta affida a Marco Minniti la delega ai servizi segreti. Il senatore del Pd nominato sottosegretario
Il parlamentare calabrese è stato indicato dal Consiglio dei Ministri nel corso dell’ultima seduta. Si tratta di una delega importante, che segue quella avuta in precedenza quando Minniti fu viceministro all’Interno. Cresce la pattuglia dei calabresi, dopo Jole Santelli e Antonio Catricalà. La soddisfazione di D’Attorre
Il consiglio dei Ministri ha nominato Marco Minniti sottosegretario di Stato con delega ai Servizi segreti. Lo ha annunciato Enrico Letta, ampliando così i componenti calabresi che siedono nel governo. Nella prima tornata, infatti, Letta aveva indicato Jole Santelli (sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali) e Antonio Catricalà (viceministro allo Sviluppo economico). Per il senatore del Pd, candidato capolista alle ultime elezioni politiche, non è la prima volta che arriva una nomina di governo. L’ultima volta, infatti, Minniti ha ricoperto il ruolo di viceministro all’Interno.
I COMMENTI
«Esprimo soddisfazione per la nomina di Marco Minniti a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La delega ai Servizi segreti, conferitagli dal presidente del Consiglio Enrico Letta, è anzitutto un giusto riconoscimento all’importante esperienza e competenza maturata dal neo sottosegretario nel corso degli anni nel settore della sicurezza». Lo afferma Alfredo D’attorre, deputato e commissario del Pd in Calabria. «Allo stesso tempo – dice – la nomina di Minniti consentirà di avere un significativo punto di riferimento per il Partito democratico calabrese e meridionale a Palazzo Chigi. Viene così risolto anche il problema politico che, come Pd calabrese, avevamo sollevato dopo la nomina dei ministri e dei sottosegretari, problema rispetto al quale l’interlocuzione avuta in questi giorni con il gruppo dirigente nazionale del Partito ha consentito di giungere ad un esito positivo».