Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

L’ex ministro greco Lafazanis da Tabularasa in trasferta a Gioia Stasera nell’Arena dello Stretto di Reggio si parla di corruzione con Ambrosoli e Monteleone

L’ex ministro greco Lafazanis da Tabularasa in trasferta a Gioia Stasera nell’Arena dello Stretto di Reggio si parla di corruzione con Ambrosoli e Monteleone
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Usciamo dall’Unione Europea e costituiamo un’Unione Mediterranea». Arriva
chiaro e duro il messaggio che Panagiotis Lafazanis, ex portavoce
parlamentare di Syriza ed ex ministro greco della Ricostruzione della
Produzione, dell’Ambiente e dell’Energia del Governo: eletto per la sesta
volta Membro del Parlamento Ellenico, il 27 gennaio 2015 è chiamato dal
primo ministro Tsipras nella squadra di governo. Troppo moderato per
Lafazanis, Alexis Tsipras, riguardo alla permanenza della Grecia nell’euro:
l’11 luglio 2015 si ribella contro la coalizione Syriza/Anel astenendosi
dal voto sulle misure di austerità per il nuovo piano di salvataggio
dell’Eurozona, e nel rimpasto di governo del 17 luglio 2015 esce dal
governo.

Leader del partito Unità Popolare, fondato il 21 agosto 2015 dalla
scissione dell’ala sinistra di Syriza che chiede l’uscita dall’euro,
Panagiotis Lafazanis è stato uno degli ospiti con cui Tabularasa2016 – il
mondo, il contest ideato da Raffaele Mortelliti e Giusva Branca, ha
affrontato temi di politica internazionale. Temi importanti, già affrontati
con la console americana Colombia A. Barrosse, e previsti per venerdì 22
con Piero Badaloni, Sandro Provvisionato e Francesca Sassano (“regimi,
libertà di stampa a bambini rubati”, dal regime franchista ai
desaparecidos). Sabato 16 luglio i riflettori internazionali si sono accesi
sull’Europa e il Mediterraneo partendo dalla Grecia. Sul Lungomare di Gioia
Tauro Paola Bottero e Alessandro Russo hanno conversato con il sindaco
Giuseppe Pedà, l’assessore alla cultura Francesco Toscano, Caterina
Giannaki, responsabile del Consiglio Greci all’Estero, che si è prestata
alla traduzione simultanea delle parole forti di Panagiotis Lafazanis.

Molti i parallelismi toccati durante la serata, che hanno permesso di
fotografare le tante identità comuni tra il Sud del Sud Italia e la Grecia:
dalla situazione sanitaria (in Grecia più di un terzo degli 11 milioni di
abitanti vive sotto la soglia di povertà, senza alcuna copertura sanitaria)
alla disoccupazione (in cui versa più della metà dei giovani),
dall’emergenza immigrazione (in Grecia sbarcano ogni giorno migliaia di
profughi siriani) alla mancanza di visioni strategiche per l’utilizzo di
una risorsa importante come il porto del Pireo. «Qui a Gioia Tauro il porto
è gestito da imprese tedesche, al Pireo da imprese cinesi: in entrambi i
casi sono altri a sfruttare risorse che sarebbero in grado di cambiare
l’economia dei due territori» ha sottolineato Toscano. Sinergie possibili,
partendo dalle emergenze condivise per costruire insieme un nuovo
orizzonte, che guardi al Mediterraneo costruendo una nuova identità, come
ha spiegato Lafazanis: «Oggi il nostro mare è un cimitero di sangue, in cui
sotterriamo ogni giorno la mancanza di una visione futura basata su idee e
ideali forti. Dobbiamo iniziare a guardarlo in altro modo, uscendo da una
moneta unica che ci sta portando sempre più giù e creando una nuova realtà
capace di valorizzare le tante potenzialità inespresse di tutti i Paesi che
si affacciano sul nostro mare. Penso alla Siria, che aveva ben altre
prospettive ed oggi non esiste più, costringendo i suoi abitanti ad
andarsene per sopravvivere. Penso alla Libia, ai tanti Stati asiatici,
africani ed europei che uniti potrebbero ricostruire la storia. “Dopo
Brexit, Grexit?” è il titolo di questa serata. Toglierei il punto
interrogativo, ed aggiungerei anche “Italexit”».

A fine serata Primikiris Vasilis, membro della direzione di Unità Popolare,
il nuovo movimento politico fondato con Lafazanis, ha sintetizzato i
concetti base che distinguono la sinistra dalla destra «in un mondo in cui
è fin troppo facile confondere la vera democrazia con un’oligarchia troppo
miope nei confronti delle vere emergenze sociali».

*Stasera, martedì 19 luglio, alle ore 21, Tabularasa torna all’Arena dello
Stretto sul Lungomare di Reggio Calabria per la quindicesima serata, dal
titolo “La corruzione e la memoria sull’asse Milano-Reggio”, con
l’avvocato, politico e saggista Umberto Ambrosoli (si ricorda “Qualunque
cosa succeda”, che narra la vicenda del padre, l’avvocato Giorgio
Ambrosoli) e il giornalista Antonino Monteleone.