LietoColle pubblica il nuovo libro di Marco Sartorelli "Tentativi di resistenza all’oblio" il titolo del volume
“Boia fu mio padre e prima ancora il padre di mio padre, cos’altro potevo diventare io? Quand’ero ancora più basso del tavolaccio che occupava il centro dell’unica stanza che dividevamo in otto, mi abituai alla presenza di funi, all’odore del grasso, allo spaventoso luccichio delle mannaie dai lunghi e tozzi manici.
Avevo paura di guardare mio padre quando, la sera prima di un’esecuzione, controllava che tutto fosse in ordine. Non poteva sbagliare. La gentaglia, mi diceva, vuole lo spettacolo, ma chi deve morire implora solo che la notte senza stelle giunga rapida come un lampo.”
Questo che parla sulla pagina è un personaggio che racconta la sua storia in uno dei sedici brevi racconti di Marco Sartorelli raccolti nel volumetto Tentativi di resistenza all’oblio, edito recentemente da LietoColle.
Sono storie particolari raccontate da uno scrittore di razza che tenta di perlustrare la sua realtà inconscia chiedendo alla parola di attingere dall’oscurità, riconquistando immediatezza e grande capacità di sintesi.
Sono sedici racconti, dicevamo, ma l’atmosfera che aleggia intorno al lettore è unica. Il resto sono respiri di vita macchiati di inchiostro. Ed è una vita che ha un rapporto morboso con la morte. Una vita che non riconosce il destino ma finisce per subirlo senza opposizioni e senza mai farsi troppe domande.
Un libro sicuramente da leggere.