L’inchiesta sul prof. Correale e i tanti punti oscuri. Contro il primario di Oncologia un fuoco incrociato per delegittimarlo. Perché? Leggendo le carte degli inquirenti, ci sono tante imprecisioni che devono essere chiarite. La strana storia del paziente morto e resuscitato. Intanto a Monza si sta per concludere il processo contro tre medici del grande ospedale metropolitano per associazione a delinquere e turbativa d'asta
L’inchiesta sul prof. Correale e i tanti punti oscuri. Contro il primario di Oncologia un fuoco incrociato per delegittimarlo.Perché?
Leggendo le carte degli inquirenti, ci sono tante imprecisioni che devono essere chiarite. La strana storia del paziente morto e resuscitato. Intanto a Monza si sta per concludere il processo contro tre medici del grande ospedale metropolitano per associazione a delinquere e turbativa d’asta
Di Robin Hood
Cerchiamo di capire le accuse contro l’ex primario Pierpaolo Correale;
A) FARMACI SCADUTI E PROTOCOLLO AIFA
I farmaci vengono forniti giornalmente dai singoli dirigenti medici ed inviati via fax con la vidimazione della stessa farmacia. Che le invia il giorno seguente in sacca sigillata con data di preparazione e nominativo del paziente e data di nascita. La sacca viene esaminata da un infermiere e poi un secondo medico firma l’autorizzazione alla somministrazione. Se il farmaco non viene utilizzato perché il paziente non si presenta o sta male , viene rinviato in farmacia. Non è possibile somministrare farmaci scaduti. Ne’ altrettanto possibile somministrare lo stesso ad altri pazienti. Anche perché lo stesso paziente vedrebbe il nome in targhetta di un altro ammalato. Insomma impossibile poter sostituire tale dosaggio prescritto ad altri pazienti.
È stato lo stesso Correale appena insediato a pretendere questa procedura con lettere ed ammonimenti verso chiunque utilizzava una procedura fuori dal protocollo ( inclusa la farmacia). Insomma è stato proprio il prof. Correale ad imporre le regole di un mal costume che vigeva all’interno della struttura. A denunciare Correale un medico che chiama come testimoni altri due medici. Correale non poteva essere a conoscenza, in quanto ogni medico ha una propria password sulla piattaforma ministeriale farmaci ad alto costo (Aifa). Chi non ha la registrazione su tale piattaforma non può prescrivere farmaci. Autorizzazione che viene concessa direttamente dalla direzione sanitaria. Tutti sanno della lotta interna contro Correale per farlo fuori. Uno scontro partito proprio dalla assegnazione della carica all’oncologo napoletano. Che non fosse gradito a Reggio Calabria lo sapevano anche le pietre. Il paradosso che i tre medici possono denunciare Correale ma lui non si può difendere nel consegnare la documentazione cartacea dove si evince le responsabilità dei denuncianti. È questo sarebbe una garanzia del diritto delle persone?
B) OMICIDIO DOLOSO
Il giorno in cui i carabinieri del Nas sequestrano le cartelle nella stanza del dott. Correale si presenta con urgenza la figlia del paziente che chiedeva la cartella per avviare la terapia in quanto era ricoverato in reparto il papà. Su questo paziente R.A. si è fatto un autogol, in quanto il paziente in questione era vivo e non morto, oltre che non era al corrente di essere stato utilizzato come caso emblematico dei metodi Correale.
Correale accusato della morte di un paziente, senza essere vero! Che in realtà era vivo, Vi lascio immaginare lo stupore del primario Correale della presenza del presunto morto elencato nella informativa della polizia giudiziaria. Insomma Correale avrebbe ucciso un vivo . Ma a Reggio Calabria il morto è resuscitato…a valutare il comportamento medico del professore Correale , medici che non conoscono minimamente le leggi esistenti dalla Di Bella in poi. Alcuni di questi avrebbero avuto l’interesse di scalzare Correale per prendere il suo posto. In Calabria il sistema tritura i professionisti di primo livello senza avere le competenze necessarie . Purtroppo i libri della giustizia si arricchiscono di episodi eclatanti che poi svaniscono nel nulla. Dimenticandosi di distruggere fior di professionisti ma alla fine a perdere sono proprio i malati che hanno bisogno di medici bravi che sanno fare il loro mestiere senza essere legati a nessun carrozzone politico ecc…
C) PUBBLICAZIONE SCIENTIFICHE SULLA TOSSICITÀ
il professore Correale nelle sue pubblicazioni ha parlato sempre delle tossicità ( argomento non gradito alle case farmaceutiche). Correale non ha mai parlato di efficacia dei farmaci. Per questo motivo il prof. Pierpaolo Correale è stato girato sottosopra dagli inquirenti per capire se ci fossero degli interessi economici . I propri conti correnti parlano chiaro. Il resto sono chiacchiere. “Narciso”, per andare contro le case farmaceutiche? Lo ripetiamo fino alla noia, le case farmaceutiche non vedrebbero di buon occhio le pubblicazioni sulla tossicità perché potrebbe essere un danno di immagine per le stesse aziende del settore. Per il resto sono convinto della buona fede degli investigatori che sapranno valutare in fase di indagine preliminare l’operato di Correale un professionista stimato dai suoi pazienti e di gran parte di quei medici che hanno l’obiettivo di salvare vite umane. Il caso del primario della cardiologia di Polistena deve far riflettere tutti. Amodeo per il management doveva essere fatto fuori, oggi il reparto della cardiologia è tra i primi posti in Calabria nella cardiostimolazione salvando tantissimi pazienti da infarti e quant’altro. Alla gente interessa avere medici preparati non medici bravissimi nei corridoi della politica… Dobbiamo, tutti cambiare, alcuni Pm ed una parte della P.G. devono stare molto attenti quando indagano persone perbene , nel caso specifico parliamo di un professionista con l’intento di salvare le nostre vite e i nostri figli.