(L’in)decoro urbano e l’inciviltà civile Taurianova è “sporca”!
Prefazione. Da Wikitecnica: «Il termine decoro, dal latino decorum “ciò che sta bene, è ben fatto, conviene” (…) Analogamente il decoro urbano definisce la bellezza e la dignità dello spazio urbano, soprattutto nelle sue parti di uso collettivo. Più ampiamente il decoro urbano esprime un concetto estetico e morale che concerne la qualità sociale della città in quanto corrisponde alla responsabilità civile del cittadino nei confronti della collettività».
Quando arrivano segnalazioni in merito a questioni inerenti alla città, a meno che non siano così importanti e per non cadere nelle solite lamentele di parte (controproducenti e noiose), a dire il vero le ignoro. Non per condizione da induzione eccentrica o da snob, ma perché sono contrario alle polemiche per “condizione preterintenzionale”. Ma quando a questi, si aggiungono quelli di alcuni “membri interni ed esterni” alla causa amministrativa, allora il fatto diventa abbastanza serio.
Taurianova è una città d’arte, lo sappiamo tutti. Ha una grande storia di arte tramandata nei secoli, chi non conosce l’arte della città? Ne ha parlato molte volte pure Piero Angela nei suoi programmi. Ma Taurianova è anche un città sporca e piena di erbacce, ovunque (sic!). A meno che il fatto delle erbacce nei vari luoghi non rientra in una programmazione più ampia degli spazi verdi. Un tocco di verde che adorna gli scalini di Piazza Italia, i marciapiedi della via Cavour che insieme al fogliame e ad altri “addobbi” hanno un perché di naturale, la piazza nei pressi della via Cappuccini è un capolavoro di verde assoluto, poi la zona di via La Resta e altri ancora (non me la sono sentita sentivo di allegare un book fotografico, ho avuto attacchi di panico, non sapendo da dove iniziare). Un modo per essere a contatto con la natura, e magari dopo gli orti urbani, il festival del libro, etc, forse c’è anche in programma un percorso di trekking urbano e quindi, prima di iniziare il progetto, è giusto che ci sia un bosco o un ambiente consono al contesto. Sarebbe anche una buona idea, perché no? Se non fosse che in passato. Sono nate per l’incremento di oltre 700.000 euro sulla cosiddetta “Gestione integrata dei rifiuti urbani, assimilati e di igiene ambientale”. L’amministrazione comunale disse che tale incremento, in sintesi, era per incentivare il decoro urbano e altre questioni inerenti all’igiene ambientale.
Certo, qualcuno disse che il disordine è la delizia dell’immaginazione, ma vedere erbe ed erbacce ovunque, l’immaginazione è florida e fervente. E produce anche cattivi pensieri. Forse, e dico forse, tutto questa situazione incresciosa e anomala della scarsa pulizia e quindi di un pessimo decoro urbano, è dovuta perché magari il sindaco Scionti non ha nominato un responsabile nella sua giunta che si occupi del decoro urbano, magari non ci ha pensato. E se c’è ma io non ci credo, è “invisibile”. Invito il sindaco a provvedere di nominarlo per dare una risposta immediata con la pulizia quantomeno della parte urbana centrale e in seguito nelle periferie. E a proposito di “invisibilità”, mi permetto di suggerire, solo come consiglio, a conferire questa delega al vicesindaco Patrizio dato che ha già la delega dell’urbanistica (ovviamente, prima che sia troppo tardi, e non per il decoro urbano).
C’è però una cosa che in città, avulsa dalla capacità o meno amministrative, e che forse è una delle peggiore “piaghe urbane” mai debellata, e che sarebbe ora di utilizzare una sorta di “tolleranza zero”. Sono l’inciviltà e la maleducazione. Il non rispetto per l’ambiente che ci circonda, la deturpazione di luoghi, il loro danneggiamento e il non rispetto per la città. Quale assurdo motivo spinge a consumare bibite, gelati, pizze e altro per poi buttarli per terra, sporcando vie e piazze della città? Visto che la battaglia di civiltà per mettere i rifiuti nei cestini è oramai da molto tempo una conquista sociale, oltretutto a livello mondiale. Come diavolo è possibile, per dirne un’altra, che sono quasi spariti i sassolini bianchi nella piazzuola della “Mietitrice” di Monteleone alla villa comunale? Addirittura alcuni sono stati trovati vicino all’ex ospedale! La battaglia sulla civiltà e il rispetto di essa, inizia soprattutto da noi stessi, la nostra inciviltà è l’inciviltà di una comunità così come la maleducazione.