L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e… sul Green Pass Da oggi scatta l'obbligo per i lavoratori, sia pubblici che privati, over 50 della certificazione verde, altrimenti non mangiano
Da oggi scatta l’obbligatorietà di quello che, paradossalmente è caduto l’obbligo delle mascherine all’aperto e (dicono loro) calano i contagi, di una delle più grandi boiate all’italiana denominati “Super Green Pass”, e non “Green Pass” semplicemente, noi ci distinguiamo anche nelle “bagattelle” rispetto al resto dell’Europa.
Chi ha più di 50 anni ed è un lavoratore sia esso pubblico che privato se non ha la certificazione verde rafforzata non può lavorare. Immaginate adesso un paese che ha nella sua Costituzione al primo punto, che è una Repubblica fondata sul lavoro… e sul Green Pass, altrimenti non lavori (sic!).
Ma questo governo definito dei “Migliori (?)”, oddio che gusti barbari che abbiamo in Italia, in un momento in cui c’era il picco dei contagi e che si sapeva che la curva sarebbe scesa in questo periodo, che fa? Impone il Green Pass rafforzato per i lavoratori e non solo, si è aperto pure il dibattito di prolungarlo fino al 2023, udite udite, e chissà se lo stato di emergenza come loro dicono, non sarà prorogato? Tra i paradossi dei “Migliori (?)”, non scarteremmo questa (assurda) ipotesi.
Il fatto è che si è cercato con una miriade di decreti, una jungla di norme che cambiavano ad ogni luna nuova di celare un perenne e imbarazzante fallimento di chi ci ha governato.
Questa misura, in vigore da oggi per gli over 50, ma attiva per far ingresso nella vita sociale degli italiani in ogni luogo, tra questi ristoranti, bar e altre attività commerciali, non ha fatto altro che decretare una “morte sociale” dell’economia in questo paese e non solo, ha creato forti e deplorevoli discriminazioni tra i vaccinati e i non vaccinati. Una condizione terzomondista che in un paese dicasi civile come l’Italia non avrebbe senso di esistere nemmeno a pensarlo.
Ricordiamo le frasi terribili, deplorevoli, becere di un premier, come di altri, “chi non si vaccina muore”, o di quell’altro “Migliore (?)”, un ministro della Repubblica che afferma, “Un green pass rafforzato deve colpire soprattutto i non vaccinati, gli irriducibili che devono essere reclusi ed esclusi dalla vita collettiva e dall’economia”. E questo sarebbe il governo dei “Migliori”, con ministri che dicono efferatezze del genere?
E mentre i “Migliori” godono del loro narcisismo in Italia ancora ci sono in media 300 – 400 morti al giorno, e con i (star) virologi che ogni giorno ci dicono cose diverse del giorno prima.
Quello che oggi hanno creato questi buontemponi del terzo millennio, ma in abito con il cravattino di cuoio, oramai in netto disuso, è una grande piaga in cui molte rivoluzioni sono state rese vane dalle azioni di questo “Migliori”, la discriminazione. Cittadini di serie A e cittadini di serie B. Se non ti vaccini sei un reietto, mentre se lo fai, anche sotto ricatto, altrimenti muori di fame e non puoi pagare il mutuo e finanche mangiare, diventi “migliore” come loro. Perché oggi chi si vaccina over 50, lo fa perché è sotto scacco, in quanto la sospensione dello stipendio è un’azione vergognosa, imbarazzante che un paese civile non può permettersi. Non puoi lasciare senza soldi chi deve mangiare, sol perché ha un’idea sul vaccino diversa dai “Migliori” e dal “Gregge”.
Ognuno dev’essere libero e responsabile di scegliere se vaccinarsi o meno e non imporlo, altrimenti il senso di responsabilità umana e sociale se ne fa farsi fottere in questo triste e assurdo paese.
E la cosa che più fa rabbia non è solo la discriminazione creata verso gli adulti, ma anche negli adulti-genitori che non hanno scelto di vaccinare i propri figli, i bambini creando con quest’ultimi una lista tra buoni e cattivi, i buoni i vaccinati, mentre i cattivi quelli che non si sono vaccinati. È normale tutto ciò?
E mentre calano i contagi (?), i prezzi aumentano a dismisura, c’è difficoltà a fare la spesa, ci sono luoghi come la Calabria in cui la sanità è allo sfascio tanto da avere carenze strutturali e non riuscire a curare una bambina che viene trasferita a Roma in gravissime condizioni, tant’è che è spirata perché si è privi di strutture adeguate e personale specializzato, noi adottiamo una misura terzomondista, discriminatoria, vergognosa, deprecabile… ah già, tutto va bene madama la marchesa perché ci sono i “Migliori”… al peggio che non c’è mai fine!