L’ITIS di Polistena alla “Giornata della cooperazione europea 2019” La scuola è intervenuta in videoconferenza per chiedere risorse per la Calabria
Gli studenti dell’ITIS “Conte Milano” di Polistena sono stati protagonisti, ancora una volta, del dibattito nazionale sui fondi e le strategie europee. La scuola, diretta dal preside Franco Mileto, è stata in videoconferenza con Roma, il 25 ottobre scorso, nell’ambito “Giornata della cooperazione europea 2019”. Nella capitale sono intervenuti massimi esperti nazionali e membri delle istituzioni di Bruxelles per discutere di politiche regionali europee e utilizzo dei fondi di coesione per migliorare le condizioni di vita di milioni di cittadini. Gli studenti invitati al forum sono stati i 30 ragazzi, delle classi 5E e 5F, che un anno fa hanno brillantemente partecipato al concorso “A scuola di Opencoesione”, vincendo anche un viaggio a Bruxelles per incontrare le istituzioni comunitarie e porre questioni relative al territorio in cui vivono. Gli allievi, Pietro Iodice, Gabriele Ventrice e Gianluca Multari, hanno chiesto quale fosse la politica europea per gestire i flussi migratori, argomento di stringente attualità soprattutto al sud. Inoltre i ragazzi hanno posto l’attenzione anche sulle strategie di sviluppo della macroregione Mediterranea, in cui vi è il porto di Gioia Tauro, che avrebbe bisogno di centralità e infrastrutture di servizio. Infine è arrivata una richiesta relativa a maggiori fondi per la formazione post diploma dei ragazzi, una possibilità per non farli emigrare e permettere loro di non mollare gli studi per questioni economiche. Dal forum sono arrivate risposte, sebbene ancora parziali, comunque confortanti, in quanto è in fase di scrittura la nuova programmazione europea nella quale grande spazio ci sarà per i temi sociali e quelli di sviluppo delle aree meno industrializzate. Così come sarà al centro dell’agenda di Bruxelles il capitolo coesione e cooperazione, all’interno del quale il sud dovrà avere un nuovo protagonismo solo a patto che riesca a costruire collaborazione interregionale e nel bacino del Mediterraneo. In effetti questo topic è proprio in linea con slogan che gli studenti dell’ITIS, nella fortunata “campagna europea” dello scorso anno, avevano coniato «uniti si va più lontano». Lo sguardo dei ragazzi è anche rivolto al particolare, visto che vi è un pericolosissimo spopolamento dei comuni interni e una crisi economica devastante, e uscirne se ne può solo con una programmazione adeguata, utilizzando fondi nazionali e comunitari, ma anche unendosi e uscendo fuori dallo schema dei particolarismi. Il team, coordinato dal prof. Domenico Mammola, ha rassicurato i partecipanti del forum romano, che la scuola continuerà a occuparsi di fondi europei e a monitorare quelli che vengono spesi nelle loro aree. Un messaggio che è stato amplificato dal dirigente scolastico. «Il primo passo per essere cittadini responsabili è vigilare su ciò che accade intorno, intervenire dopo aver compreso i fenomeni. Il nostro lavoro a scuola, nell’ambito nella decennale sperimentazione di Cittadinanza e Costituzione, è proprio questo: aiutare i ragazzi a sviluppare una forte coscienza civica che contrasti la rassegnazione e restituisca una speranza alla nostra terra».