Lizzanello, multe ai disabili titolari di pass Quando l’intolleranza supera ogni limite
Sono anni che lo “Sportello dei Diritti [1]” segnala episodi di verbali al codice
della Strada a cittadini disabili titolari di apposito pass che vengono multati anche
quando l’auto non costituisce intralcio, e sono tanti i comandi di Polizia Municipale
che si ostinano a non prendere in considerazione le legittime doglianze di questi
che alla fine sono costretti a fare ricorso o a pagare sol perché non viene preso
nella benché minima considerazione il diritto all’autotutela ed alla possibilità,
quindi, per l’amministrazione di annullare una multa sol perché non solo è ingiusta
ma è anche illegittima. Così Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [2]”, dopo aver ricevuto l’ennesima denuncia da parte del marito di una
donna disabile titolare di permesso per la sosta per invalidi. Lo stesso cittadino
ci ha trasmesso la nota mail – che riportiamo – inviata agli uffici comunali del
Comune di Lizzanello in provincia di Lecce, che lungi dal replicare formalmente hanno
ritenuto dover rispondere (verbalmente) con il solito “/faccia ricorso/” mentre
il cittadino, alla fine ha deciso di pagare per chiudere una volta per tutte questa
triste storia di dimostrazione di comune intolleranza istituzionale.
“/ieri, 16 febbraio, mi è stato notificato un verbale di contestazione per sosta
in divieto di fermata della mia autovettura targata /[omissis]/ in piazza S.Pertini,
altezza civico 9. La sosta sarebbe avvenuta il giorno 29 gennaio 2016 – ore 22:36./
/Risulta effettivamente vero quanto risulta dal verbale, ma si deve rilevare che
l’autovettura recava su cruscotto il contrassegno per disabile n° 15/15 rilasciato
dal Comune di Lizzanello ( vedi allegati). E’ vero, infatti, che quella sera mia
moglie /[omissis]/, intestataria del contrassegno, si era recata con una sua collega
presso il Ristorante /[omissis] /per una cena di lavoro e, non trovando alcun posto
riservato agli invalidi, né tantomeno alcun altro parcheggio, è stata costretta
a parcheggiare in quella zona a causa della sua situazione su sedia a rotelle./
/Orbene, a parte l’ora tarda – ore 22,36 – indicata dal vigile (omissis) e sulla
quale si preferisce non rilevare più di tanto, nel verbale non vi è alcun riferimento
circa “il grave intralcio alla circolazione” che, secondo alcune recenti sentenze
di Giudici di Pace ed anche secondo quanto previsto dall’articolo 11 del decreto
del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, alle persone detentrici del
contrassegno di cui all’art. 12 viene consentita, dalle autorità competenti, la
circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio, purché ciò non
costituisca grave intralcio al traffico, precisando che l’intralcio deve essere
“grave” e come tale deve essere accertato da parte dell’organo di polizia,
di cui all’ articolo 12 del codice, oltre a precisarlo nel verbale di accertamento
di violazione./
/Trattasi, nel caso di specie, di una multa di modesto importo (€ 38,70 se pagata
entro il 21 p.v.) per cui non adirò ad alcun ricorso, tuttavia chiedo alla S.V.
se non ritiene di dover valutare con particolare benevolenza la questione ed esercitare
il diritto di autotutela annullando il verbale all’oggetto indicato./
/Resto in attesa di una pronta risposta in modo tale da consentirmi, in caso di reiezione,
il pagamento in misura ridotta/” [omissis].