“Lo Stato stia al fianco di Tiberio Bentivoglio” Lo dichiara Federica Dieni, deputata del Movimento 5 Stelle
“Tiberio Bentivoglio è uno dei simboli della lotta contro la ‘ndrangheta e
per questo la sua battaglia è sinonimo di lotta per la legalità.” Così la
deputata del Movimento 5 Stelle commenta l’incendio subito
dall’imprenditore reggino la notte scorsa.
“Se lo Stato davvero non vuole perdere lo scontro contro la ‘ndrangheta –
continua la parlamentare calabrese – deve tutelare i cittadini che decidono
di dire di no ai ricatti e ai soprusi. Non si tratta di conferire ad alcune
persone uno status particolare, ma di riconoscere il fatto che stiamo
vivendo uno scontro che non è solo per il predominio del territorio, ma che
è anzitutto culturale. Dobbiamo dare ai calabresi la certezza che chi si
contrappone alla ‘ndrangheta non viene lasciato solo. Dobbiamo dire
chiaramente che chi si ribella alla mafia non è condannato ad una vita di
persecuzioni e di paura. La solidarietà è d’obbligo di fronte ad atti
intimidatori come quelli subiti da Bentivoglio, ma non è sufficiente. Di
fronte alla sua storia purtroppo è necessario riconoscere che non sempre le
istituzioni hanno dimostrato un reale impegno per consentire che venisse
garantita la serenità dell’imprenditore reggino. Troppe zone d’ombra
caratterizzano invece certi comportamenti di chi sarebbe stato chiamato a
garantire la giustizia. Tutto questo deve cambiare.”
“Per questo motivo – conclude la deputata reggina – non posso limitarmi ad
esprimere a parole il mio sdegno contro l’ennesimo atto criminale che ha
colpito Tiberio Bentivoglio. Ho voluto presentare un’interrogazione al
ministro dell’Interno per chiedere cosa intenda fare a tutela
dell’imprenditore, affinché gesti come quello che ha colpito il suo negozio
non abbiano a ripetersi. La Calabria ed i calabresi meritano di vedere che
si può continuare a vivere sicuri anche lontano dalla mafia. Purtroppo,
visto ciò che sta accadendo nelle ultime settimane, il messaggio che passa
è esattamente l’opposto. E non basta una visita del ministro Alfano per
cambiarlo.”