Locri, continuano gli appuntamenti del “Blue days” Full immersion di cinque giorni dedicata alla sindrome dello spettro autistico
Continuano gli appuntamenti del “Blue days” che vedono una 5 giorni di full immersion dedicata alla sindrome dello spettro autistico. Ieri sera, per la celebrazione del 2 aprile, giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, cittadini, famiglie e ragazzi si sono radunati perla fiaccolata al Palazzo di Città e hanno percorso le vie cittadine fino a Palazzo Nieddu, per l’occasione illuminato di blu. Un momento di gioia, sguardi felici e divertiti dei ragazzi per accrescere sempre più la coscienza dell’inclusione e dell’aggregazione. Consapevoli che informare serve per formare non solo gli esperti e professionisti del settore ma tutta la comunità coinvolta in un processo di apprendimento ed integrazione con i ragazzi affetti da spettro autistico, si è svolto, inveve, il 1 aprile il convegno “Noi e l’autismo”.
Lunedì scorso se ne è parlato con semplicità e competenza. Prima degli interventi delle relatrici chiamate in causa, l’incontro ha visto la presenza della brillante autrice cosentina Stefania Chiaselotti “Aspersa” (edito Pellegrini). La Chiaselotti esprime nelle pagine un messaggio positivo, di solidarietà umana e di vita comune, fatta di piccole cose e di affetti sinceri. Aspersa è un romanzo breve, un tassello che unisce la narrazione agli intermezzi poetici scritti dal fratello. Racconta della protagonista Bianca che vive a Cosenza a cui è stata riconosciuta la sindrome di Asperger.
In presenza del presidente del Consiglio comunale, Miki Maio e della presidentessa della Commissione servizi alla persona e alla comunità, Domenica Bumbaca, Labor Locride, associazione e centro diurno per ragazzi diversamente abili e normodotati, ha presentato la giornata studio con il convegno informativo “Noi e l’autismo”. È stata la psicologa, psicoterapeuta e psicotraumatologa Emdr dottoressa Michaela Diano che con semplicità e chiarezza ha illustrato la tematica: “Dalla diagnosi all’intervento con bambini affetti da spettro autistico”. La Diano ha soffermato l’attenzione della platea sull’importanza della conoscenza dei disturbi dello spettro autistico, delle metodologie da adottare e del comportamento dei ragazzi. Le parole della dottoressa Angelica Iaconis, presidente di Labor, hanno espresso la volontà di far conoscere non solo il lavoro degli educatori, ma soprattutto le difficoltà incontrate dalle famiglie e le possibili soluzioni per una maggiore interazione. “Presa in carico del bambino con spettro autistico ed interventi educativo- terapeutico- sociali” è stato il tema della Iaconis, psicomotricista, terapista in acqua, che ha illustrato il metodo di Labor Locride e il piano di intervento adottato per i ragazzi autistici.
Un mondo quello dei ragazzi con spetto autistico che coinvolge soprattutto la scuola chiamata a rispondere alle esigenze dei giovani studenti e con “Il bambino con spettro autistico a scuola: didattica e socializzazione” è stata Ornella Jerinò, insegnante pluriabilitata specializzata nel sostegno a raccontare l’autismo nell’istituzione scolastica. Jerinò ha affrontato l’argomento facendo conoscere il metodo da lei utilizzato e soprattutto i programmi e le linee guida adottate nel mondo scolastico, parlando di esempi di socializzazione, piani educativi individualizzati, interazione e confronto indispensabile con altri compagni, individuando in questi ragazzi una risorsa e mai un problema. Parlare dunque e informare per abbattere pregiudizi e, principalmente essere a conoscenza di come interagire nel mondo dei ragazzi autistici.
Locri non ha voluto, dunque, celebrare solo la giornata del 2 aprile, ma ha dedicato una settimana intera per confrontarsi con i ragazzi, le famiglie, le Istituzioni, la comunità. Stasera si continua con l’appuntamento a Modi con la pet terapy, immersi nella natura. Per poi concentrarci sulle ultime due giornata che vedranno lo spettacolo di bolle di sapone per tutti i bambini nel nuovo “Spazio Gioco” e il flashmob. Attività ed iniziative per offrire l’opportunità del confronto, dell’autostima, dell’autonomia e far comprendere che le particolarità sono inclusione