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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Locri, Nessuna polemica sulla chiusura dell’unità di broncopneumologia Siamo di fronte ad un’emergenza e gli operatori dell’ospedale di Locri con grande senso di responsabilità hanno risposto a questo ordine di servizio

Locri, Nessuna polemica sulla chiusura dell’unità di broncopneumologia Siamo di fronte ad un’emergenza e gli operatori dell’ospedale di Locri con grande senso di responsabilità hanno risposto a questo ordine di servizio

Di Mariateresa Orlando

“Nessuna polemica per la chiusura dell’unità complessa di broncopneumologia. Siamo di fronte ad un’emergenza e gli operatori dell’ospedale di Locri con grande senso di responsabilità hanno risposto a questo ordine di servizio”. Con queste parole, il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, getta acqua sul fuoco. “Tra un mese e questo lo dice la legge – incalzail Primo cittadino- il reparto in questione riaprirà nuovamente, con l’augurio che il Commissario Straordinario Scaffidi e il Direttore Sanitario dell’Asp, Domenico Minniti, riescano a risolvere le carenze emerse”.
Sul tavolo delle trattative del Sindaco di Locri, qualora l’emergenza dovesse prolungarsi ancora per un po’ , la richiesta esplicita di un reparto specializzato per la cura del Covid, fondamentale per garantire ai pazienti affetti di poter rimanere nel loro territorio. “L’idea era quella di creare un percorso Covid che non intaccasse spazio e funzioni degli altri reparti – spiega Calabrese- piuttosto utilizzasse uno dei locali o edifici dismessi, come l’ex nosocomio di Siderno. In tempi brevi e con un budget contenuto, tutto questo all’ospedale di Locri si sarebbe potuto realizzare”. Una proposta che speriamo che i Manager dell’Asp la prendono in considerazione, tanto da potenziare in questa fase di emergenza il “Tiberio Evoli” di Melito, divenuto ospedale Covid con 28 posti letto e 4 di terapia subintensiva.
Sulla questione, il Primo cittadino non entra comunque a muso duro, sebbene trapeli lampante la delusione per “le disattenzioni politiche, bipartisan, nei confronti di questo Ospedale”. “Abbiamo più volte invocato soluzioni tempestive ed efficaci, come l’attivazione dei reparti chiusi, il potenziamento dell’organico, la fruibilità della attrezzature, l’allocazione di un impianto di gas medicali. Ma finora, da parte di Ministri ed Alte cariche, solo passerelle. La lotta – conclude Calabrese – non è, né sarà mai per la momentanea chiusura di un reparto- bensì per le mancanze e negligenze perpetrate nel tempo a scapito della struttura ospedaliera e dell’intera utenza”.