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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Locri, sulla gestione cimiteriale il movimento Scelgo Locri chiede l’intervento della Procura e della Prefettura: “Ci dissociamo dalla maggioranza” Il dibattito apertosi in città in queste settimane, infatti, riguarda le non meglio definite "operazioni di bonifica dei due ampi campi croci" presenti all'interno del cimitero cittadino

Locri, sulla gestione cimiteriale il movimento Scelgo Locri chiede l’intervento della Procura e della Prefettura: “Ci dissociamo dalla maggioranza” Il dibattito apertosi in città in queste settimane, infatti, riguarda le non meglio definite "operazioni di bonifica dei due ampi campi croci" presenti all'interno del cimitero cittadino

“I sottoscritti, consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Scelgo Locri”, intendono formalmente dissociarsi dalle gravissime attività amministrative perpetrate nella gestione dei servizi cimiteriali, denunciando, nel contempo, alla competente Procura della Repubblica, quanto di seguito riportato perché valuti la sussistenza di eventuali fattispecie penalmente rilevanti”
Inizia così la dura interrogazione che il gruppo consiliare di opposizione ha protocollato questa mattina al Comune di Locri.
“Sulla gestione cimiteriale -si legge poi nell’interrogazione- già nel giugno del 2019 avevamo presentato richiesta al Presidente del Consiglio comunale di istituire una Commissione speciale consiliare con l’obiettivo di accendere una luce sulle molte ombre che hanno circondato la gestione amministrativa del cimitero cittadino e sull’argomento, negli anni, siamo tornati più volte a mezzo stampa ed in sede di dibattito consiliare, ma mai alcuna risposta abbiamo ricevuto dall’amministrazione comunale”, sempre più indifferente alle richieste dei locresi di poter discutere insieme scelte delicate e di lungo termine come quella di affidare a privati la gestione dei servizi cimiteriali, con i preoccupanti risultati che già alle prime battute possiamo constatare.
Il dibattito apertosi in città in queste settimane, infatti, riguarda le non meglio definite “operazioni di bonifica dei due ampi campi croci” presenti all’interno del cimitero cittadino, effettuate con l’ausilio di mezzi meccanici, che potrebbero aver determinato l’estumulazione di centinaia di sepolture e la conseguente confusione, mancata adeguata custodia e trattamento delle eventuali spoglie e resti scheletrici inumati e la perdita degli eventuali oggetti di corredo funebre.
Sul tema sono intervenute più testate giornalistiche online e cartacee, ponendo anch’esse dubbi e interrogativi rispetto alle modalità di estumulazione adottate, ma riteniamo che le risposte del sindaco Giovanni Calabrese, in sede di conferenza stampa, non siano state esaustive rispetto alla sussistenza dei gravi profili di illegittimità delle procedure di estumulazione, eseguite in assenza di specifiche ordinanze sindacali; dell’ossario/cinerario in cui riporre i resti dei cadaveri; della mancata verifica della sussistenza e dell’avvenuta scadenza delle concessioni dei loculi cimiteriali e della mancata preventiva informazione delle operazioni di estumulazione ai parenti prossimi dei defunti.
Con l’interrogazione odierna, il gruppo consiliare “Scelgo Locri” chiede di sapere, tra le altre cose, il numero delle inumazioni accertate precedentemente all’espletamento dei lavori di sbancamento ed alla presenza di quali funzionari comunali siano state eseguite dette operazioni di rilevamento e censimento; copia delle ordinanze sindacali di estumulazione/esumazione, debitamente notificate ai parenti prossimi dei defunti prima dell’effettuazione delle operazioni; copia del provvedimento inoltrato al competente Ufficio Igiene ed all’Ufficiale Sanitario dell’ASP RC con cui si avvisa delle operazioni di estumulazione ed esumazione; la certificazione che attesti e descriva: il numero e l’entità dei resti di sepoltura rinvenuti nelle operazioni di estumulazione e lo stato di mineralizzazione dei resti mortali; l’atto amministrativo che indichi modalità e luogo di conservazione dei resti mortali rinvenuti; se il sindaco e gli assessori comunali, venuti a conoscenza dei fatti sopra rappresentati come potenzialmente delittuosi, nell’esercizio delle funzioni rivestite, avendone obbligo, abbiano già prodotto denuncia all’autorità giudiziaria o se debbano ancora produrla.
L’interrogazione è stata inviata anche al Prefetto di Reggio Calabria affinché verifichi la sussistenza di eventuali violazioni di legge commesse dall’amministrazione comunale.