Longobucco, 15mila piante per prevenire dissesto Ultimati lavori di rimboschimento a erbuzietto
LONGOBUCCO (Cs) – 15 mila piante di faggio e pino
laricio e abete bianco in località Erbuzietto. Terminati i lavori di piantumazione
dell’area sovrastante il centro abitato, per troppo tempo aggredita dagli incendi
e devastata dai tagli abusivi. Difesa del suolo, rimboschimento, riduzione del
rischio idrogeologico, risponde a questi obiettivi il progetto che, in materia di
prevenzione, fa del Comune di Longobucco un esempio da emulare.
Dalla tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo passa anche lo sviluppo economico,
turistico e sociale di una comunità virtuosa guidata da un’Amministrazione Comunale
lungimirante che del monitoraggio e della difesa del suolo e dell’ambiente, del risparmio
energetico e del riutilizzo del patrimonio architettonico esistente si è occupata dal primo
momento.
L’operazione di riqualificazione non potrà che avere una ricaduta positiva anche sul centro
storico di Longobucco che si pone come crocevia e trait d’union territoriale tra la
Sila e il mare.
Dalla denuncia sul taglio abusivo dei boschi, passando dal monitoraggio
attraverso l’impiego di manodopera locale. Il risultato di questo passaggio, dalla
disattenzione più totale alla tutela e salvaguardia, è la concreta rivalutazione del
patrimonio montano che, in termini di resa per ettaro è passata da 0,40 centesimi
ai 2000 euro ad ettaro, oggi.
Quello del progetto relativo al rimboschimento dell’Erbuzietto, azione di recupero e
riqualificazione avviata attingendo a fondi PSR e impiegando 23 unità lavorative, è uno
dei diversi progetti che l’Esecutivo guidato dal Sindaco Luigi STASI ha messo in cantiere.
Come quello del PARCO AVVENTURA – PERCORSO DI VTA E SCI DI FONDO che
sarà inaugurato nel 2016 a Manca di Scrofa alla Fossiata, con la realizzazione di piste di
sci di fondo e parte di un progetto che prevede anche un laghetto artificiale per la pesca
sportiva e altane per lo studio della fauna; e l’arboreto,realizzato nella stessa zona dal
P.N.S. dove c’è un impianto di essenze officinali con 12 mila piante, con aree picnic
e 12 sentieri escursionistici.
Per l’Amministrazione Comunale la montagna non può che essere considerata
la risorsa primaria. Attraverso proventi colturali come la vendita di legna e prodotti del
sottobosco, il Comune, infatti, tiene pulito il bosco; con la presenza umana impedisce che
lo stesso venga sottoposto a tagli abusivi, e con il materiale ricavato produce energia
per riscaldare edifici comunali e scuole. Un circolo virtuoso a beneficio delle casse
comunali e della comunità.
L’Esecutivo STASI, inoltre, alcuni fondi destinati alla montagna(PIAR) è riuscito a
realizzare progetti di inclusione sociale e assistenza domiciliare per disabili e anziani. 150
assistiti e 56 unità lavorative impiegate. Questi, i numeri. Con altri fondi, ogni anno, il
Comune garantisce il soggiorno termale per 12 giorni a 50 anziani.