L’onorevole Angela Napoli e i bronzi di Riace
Mirella Maria Michienzi | Il 20, Ago 2011
La nostra scrittrice risponde alle dichiarazioni fatte dalla parlamentare nei giorni scorsi
L’onorevole Angela Napoli e i bronzi di Riace
La nostra scrittrice risponde alle dichiarazioni fatte dalla parlamentare nei giorni scorsi
Gentile Direttore,
lo spot con i Bronzi di Riace ha suscitato in alcuni un vero e proprio casus belli. Eppure Lei, direttore, non molto tempo fa aveva scritto un bell’articolo in merito per cercare di sedare le polemiche. Evidentemente non è bastato.
Abito al nord, precisamente a Firenze dove i Bronzi furono restaurati tra il finire degli anni ’70 e gli inizi degli ’80. A fine restauro, Firenze fece la richiesta alla Regione Calabria affinché i Bronzi restassero agli Uffizi ma, giustamente, ebbe un diniego.
Tutto ciò detto per dire quanto i fiorentini siano affezionati ai Bronzi e quanto li tengano in considerazione.
Senza offesa per alcuno, Firenze è città d’arte, però a nessuno, ma proprio a nessuno, è passato per la testa di dire che lo spot sia offensivo per il valore dell’arte stessa. Anzi è stato giudicato molto simpatico e divertente. Certo per fare il “cosiddetto spirito” o per riceverlo bisogna essere oltremodo intelligenti, altrimenti si cade sul pesante o non lo si capisce.
Le offese all’arte o gli scempi sono ben altri, compresi quelli paesaggistici della natura, arte suprema delle arti. E su questo punto, dolente soprattutto in Calabria, non c’è nessun onorevole che parli in difesa!
Condivido in toto quanto sostenuto dall’archeologa, dottoressa Tiziana Foti, e, mettendomi al suo seguito, ri-puntualizzo che non sono queste le cose che devono fare inorridire bensì la strumentalizzazione che ne viene fatta e che boccia a priori tutto ciò che viene deciso dalla parte avversa in politica. Finché l’opposizione vien fatta in questi termini non solo non si può andare avanti ma anche non vengono tenute in giusta considerazione le capacità intellettive dei cittadini.
Se fosse stata una persona comune, non avrei controbattuto. Ma ha parlato l’onorevole Angela Napoli e, anche supponendo una buona fede priva di qualsiasi strumentalismo, sento il bisogno di dirle :
– Onorevole, in questo frangente, irto di difficoltà, Lei ha da dire solo sui Bronzi? E’ vero che è stato uno spot costoso, ma la pubblicità è una forma di investimento, perché dà una resa; inoltre, credo che Lei lo sappia benissimo, non è questa cifra a salvare l’Italia o la Calabria.
– Piuttosto, onorevole, si dovrebbe battere affinché venga rispettato l’art. 3 della Costituzione. Sa, quello che parla dell’uguaglianza dei cittadini. Vede, se Lei si batte a farlo ben applicare, tutti i parlamentari, Lei compresa, andrebbero in pensione con 40 anni di contributi come gli italiani tutti. Invece, oggi come oggi, vi bastano pochi mesi. Questa sarebbe democrazia? I greci la chiamavano oligarchia.
– Si dovrebbe battere per fare abbassare gli stipendi d’oro di cui usufruite mentre…c’è tanta gente che non sa come arrivare a fine mese! Questo sarebbe uno stato democratico?
– E, poi, ci sono tanti e tanti privilegi da eliminare; tante e tante auto blu, concesse anche a chi nel passato ha rivestito cariche importanti. Quando un mandato finisce, finisce!
– Soprattutto si dovrebbe battere per dimezzare il numero dei parlamentari ed eliminare i senatori a vita. Per questo, l’ho sentito in un TG, già avete la risposta pronta: il numero è stabilito dalla Costituzione. Mah sì, onorevole, con uno sforzo ed un po’ d’impegno si può cambiare. Non c’è niente che non si possa cambiare specialmente se è fatto male. Oltretutto la Legge e la Costituzione devono seguire i tempi, devono essere su misura delle esigenze del popolo, devono rispondere ai bisogni particolari del popolo che non è staticità…altrimenti basterebbe una sola costituzione per tutti gli stati…altrimenti saremmo rimasti fermi all’Editto di Rotari…. Rivedere la Costituzione vuol dire, pur rispettando i principi basilari inalienabili, migliorarla ed adeguarla alle esigenze attuali per non farla divenire anacronistica. Vi appellate alla Costituzione quando vi fa comodo. L’art. 3, lo ripeto ancora, c’è a tutt’oggi e…non viene bene applicato… Non mi sembra che la Costituzione sia stata cambiata…l’avete cambiata di fatto oltraggiando il principio fondamentale su cui si basa la democrazia; valido in ogni tempo ed in ogni luogo. Principio superiore che mai, e poi mai, sarà anacronistico.
– Lo sa, onorevole, con i suddetti tagli che bel risparmio annuale avremmo? Dico annuale e non una tantum. Che pareggi di bilancio si potrebbero fare senza chiedere, proprio voi che vivete nel lusso, la questua agli italiani tassando loro anche quel po’ che sono riusciti a risparmiare!
– Lo sa, onorevole, che se si fa la paladina dei suddetti risparmi non solo aumenterà il suo elettorato, a tal punto di rischiare di divenire Presidente del Consiglio, ma anche, e soprattutto, passerà dalla cronaca alla storia.
A proposito…in quest’estate 2011, bollente a livello mondiale non per il clima ma per la globale instabilità dell’economia, mi piacerebbe sapere se ha presenziato in Parlamento (nei giorni scorsi c’erano solo 11 senatori presenti…e noi paghiamo…come diceva il grande Totò) oppure se ha preferito mete esotiche.
MIRELLA MARIA MICHIENZI
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