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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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L’opinione di Ateneocontroverso, sulla bozza del nuovo statuto Unical

L’opinione di Ateneocontroverso, sulla bozza del nuovo statuto Unical

| Il 22, Set 2011

Da mesi assistiamo ad una ridicola gazzarra politica tra i membri della commissione, il Rettore ed i vari gruppi di potere accademici (formali ed informali), senza aver mai avuto la possibilità di partecipare e intervenire ad una vera assemblea pubblica aperta agli studenti

L’opinione di Ateneocontroverso, sulla bozza del nuovo statuto Unical

Da mesi assistiamo ad una ridicola gazzarra politica tra i membri della commissione, il Rettore ed i vari gruppi di potere accademici (formali ed informali), senza aver mai avuto la possibilità di partecipare e intervenire ad una vera assemblea pubblica aperta agli studenti


 

 

 

COSENZA – Da mesi assistiamo ad una ridicola gazzarra politica tra i membri della commissione, il Rettore ed i vari gruppi di potere accademici (formali ed informali), senza aver mai avuto la possibilità di partecipare e intervenire ad una vera assemblea pubblica aperta agli studenti. Chissà? Questo è avvenuto nonostante le ripetute e continue sollecitazioni e proposte pubbliche da noi avanzate in più occasioni dal 28 febbraio 2011 fino ad oggi. Da settimane, sui giornali regionali, appaiono articoli al vetriolo che denunciano la palese fase di stallo in cui si ritrova oggi la nostra Università in vista dell’ormai imminente scadenza: l’approvazione del nuovo statuto Unical entro il 30 ottobre 2011 (già prorogata di tre mesi). Pare che i nodi politici da scogliere siano sempre gli stessi, politici e di potere, numerici e quantitativi, che rispondono pienamente ai dettami della Legge Gelmini, e mai veramente dettati dal presupposto cardine che doveva guidare la Commissione: modellare la nuova Università della Calabria sulla base di un’idea di università che non doveva necessariamente essere il modello aziendalistico proposto, già da anni, dal Magnifico Rettore, su cui il prof. Latorre ha costruito i suoi 13 anni di rettorato!

Innanzitutto, al di là del percorso di iniziative del gruppo informale di docenti  UNICAL2020, ci chiediamo: come mai la comunità studentesca dell’Unical non è mai stata interrogata in merito?Come mai non sono state convocate assemblee pubbliche, nonostante le ripetute sollecitazioni con tanto di richieste scritte ed ufficiali? Come mai il Rettore e la Commissione Statuto non hanno mai voluto confrontarsi con gli studenti, nonostante le tante proposte avanzate e condivise anche con dottorandi, ricercatori e precari? Oggi, sono molte le voci di preoccupazione ed allarme (provenienti anche da esimi Proff., membri della stessa commissione statuto) dovute anche ad una non-ufficiale pubblicizzazione della bozza finale e complessiva del nuovo Statuto. Dovrebbe rassicurarci il fatto che non è solo parte della componente studentesca ad essere preoccupata ma non possiamo che rammaricarci perchè tali voci si levano dalle stesse poltrone da cui fino a ieri proveniva soltanto un imbarazzante silenzio. Ci chiediamo: qualcuno è in grado di sapere se e quando tutto ciò avrà un suo positivo sviluppo? Di certo c’è che questo statuto non nasce in un clima di partecipazione e fattiva collaborazione tra le diverse componenti dell’Ateneo, ma all’interno di una stanza chiusa (ed anche rumoreggiante). E visto che non abbiamo mai amato le “stanze chiuse” continuiamo a chiedere: la convocazione, in tempo utile, di una serie di ASSEMBLEE GENERALI aperte agli studenti; l’adozione da parte del nostro ATENEO della Carta dei Diritti degli Studenti (approvata di recente dal CNSU e approvata dal MIUR) con il concreto obiettivo di inserirla nel nuovo statuto. La Carta dei Diritti degli studenti – ormai in fase di adozione da molti Atenei italiani – prevede, tra le altre cose, il riconoscimento dello status di studente-lavoratore, l’assicurazione totale durante il periodo dei tirocini, l’obbligatorietà da parte dell’Università di mettere a disposizione un Garante degli Studenti per vigilare sul reale operato dei docenti, inoltre sono previsti un numero minimo di sette appelli all’anno e non sarà più possibile per chi ci valuta consultare il nostro libretto prima della fine dell’esame.