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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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L’otto marzo nei versi di Mario Cannizzaro Ode ironica sulle mogli

L’otto marzo nei versi di Mario Cannizzaro Ode ironica sulle mogli
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In questa mirabile ode, il grande vate, esibendosi in punta di forchetta ed in maniera irriverente, ironizza sarcasticamente sulle “mogli” catapultando in versi un adagio cinese con sfumature ecologiche.

OTTO MARZO

Uomo;

ritorni a casa stanco,

hai voglia di un sorriso,

di una carezza,

vedi un rottame

ti accorgi di tua moglie.

Diventi una belva

noti gli ingombranti

rifiuti solidi urbani.

Le palle si gonfiano

Uomo;

scaldati le mani

“ ‘ntoppa a marimamma* ”

Tu non sai il perché

Tua moglie, materiale inerte,

adatta per la raccolta differenziata

lo sa il perché.

Uomo,

vorresti riposarti,

immagini un bacio.

Incredulo

ascolti supino

le urla di una forsennata

Tu saggiamente usa la rottamazione

“ ‘ntoppa a marimamma* ”

pensa ai cassonetti della differenziata.

Uomo;

scaldati le mani,

selvagge falle diventare.

Tu non sai il perché

Tua moglie, si.

Uomo,

adesso hai voglia di dormire

domani torni a lavorare

tua moglie rompe i timpani al telefono

rompe le palle col televisore

scaldati le mani

“ ‘ntoppa a marimamma* ”

stanotte….. ritirano gli ingombranti.

* (dare botte da orbi)

Mario Cannizzaro