Ha detto il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti, a margine della conferenza
«Siamo venuti in Calabria perchè c’è un sud nel sud, lo sappiamo tutti»
Ha detto il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti, a margine della conferenza
«Siamo venuti in Calabria perchè c’è un sud nel sud, lo sappiamo tutti», ha detto il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti, a margine della conferenza. «Dati alla mano – ha aggiunto Bersani – la situazione è questa, sia dal punto di vista economico e sociale e anche in relazione all’inserimento della criminalità nel contesto sociale. Siamo partiti dal punto più difficile».
«Il Mezzogiorno può diventare la vera realtà di rilancio per l’Italia», ha affermato il responsabile nazionale del Pd per il Mezzogiorno, Umberto Ranieri, aprendo i lavori della conferenza nazionale per il Mezzogiorno. «È indispensabile – ha aggiunto – una nuova strategia per condurre una battaglia per il sud, ma non sulla vecchia riedizione del meridionalismo perchè la sfida è portare a coerenza lo sviluppo del sud che non è una realtà tutta stagnante in mano della criminalità organizzata. Ci sono anche realtà positive ed anche la Chiesa sembra avere assunto una posizione diversa rispetto al passato. Serve un’alleanza per le riforme che vada al di là delle schermaglie tra i partiti e che contrasti la successione del sudismo che pensa che il rimedio sia imitare la Lega. Chi lo fa propone una identità chiusa ecco perchè in Sicilia ci battiamo perchè il nostro candidato proceda. Occorre una rigenerazione della politica e vanno introdotti antidoti alla intermediazione politica fino alla ineleggibilità di amministratori locali che hanno portato al dissesto finanziario. C’è bisogno di un segno di razionalizzazione e di una riforma del regionalismo. Il Pd penso che possa mettersi alla testa di questo nuovo movimento e si deve procedere al rinnovamento del Pd che nel sud non deve essere una casta, una sovrastruttura parassitaria, ma una corrente di governo che sta dalla parte degli uomini e delle donne». «Noi – ha sostenuto Ranieri – vogliamo ripartire dalle nuove generazioni meridionali, in un Mezzogiorno che rimane l’area più giovane del Paese ed evitando che questi giovani siano costretti o alla resa o a subire o a fuggire. Il Pd accetta la sfida e pone come centrale l’impegno per il riscatto del Mezzogiorno pur tra tante difficoltà. La questione meridionale deve diventare un problema dell’Europa ed il fulcro della questione mediterranea. Non è colpa del sud se l’Italia non ha crescita ma è perchè il Paese così com’è non riesce ad affrontare la sfida globale. Il sud, inoltre, non deve essere considerato il capro espiatorio del mancato sviluppo del Paese. Se le regioni del nord hanno perso terreno non è per colpa della distribuzione delle risorse al Mezzogiorno. La nostra proposta è che si crei un equilibrio tra nord e sud ed un’integrazione più forte tra queste due aree del Paese».
«L’Italia del dopo Berlusconi è un’Italia che si è frantumata e noi abbiamo bisogno di ciò che unisce e il Pd unisce e Bersani è la persona che unisce». Lo ha detto il vice segretario del Pd Enrico Letta, intervenendo alla Conferenza. «Se a noi interessa soltanto rompere – ha aggiunto – dove andiamo? Noi dobbiamo unire per guardare al futuro che è un futuro non più scontato per tutti. Da soli nel mondo non ci vanno nemmeno i tedeschi ma ci possiamo andare solo tutti insieme. Sbagliamo se definiamo la crisi del mezzogiorno come una crisi economico-finanziaria. È invece una crisi politica. Uno degli errori fatti in questi anni è la riforma del titolo quinto della Costituzione. Noi ci giochiamo il futuro sull’orgoglio del Pd e tutti gli altri partiti dovrebbero invidiarci: abbiamo dimostrato che si guarda lungo, che c’è una classe dirigente che si è espressa e si è espressa anche in maniera forte». «Noi siamo qui a Lamezia Terme ed è il partito nazionale che è qui. Contemporaneamente la Lega si riunisce a Torino e ripete stancamente un modello che è fallito. In questi 18 anni, però, si è tentato di fare delle cose che sono state fatte come il credito d’imposta che deve essere ripreso. Napolitano è riuscito a tenere insieme un Paese che stava saltando. Se fosse rimasto Berlusconi al governo dell’Italia quel Consiglio europeo avrebbe tirato fuori dal cassetto l’euro uno e l’euro due e la Lega avrebbe diviso l’Italia in due. Noi, invece, abbiamo unito l’Italia. Bisogna puntare sul turismo, sull’utilizzo dei fondi strutturali europei. L’unica Regione che è sempre riuscita ad ottenere i risultati è la Basilicata che ha un presidente del Pd. Dobbiamo essere fino in fondo in contrapposizione all’idea leghista».
Oggi nella mattinata interverrà Alfredo Reichlin. Conclude l’iniziativa il Segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani.
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