Lsu-Lpu: il Consiglio regionale approverà una norma transitoria
redazione | Il 18, Mar 2013
Al termine dell’incontro avuto tra il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti e i rappresentanti sindacali dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità è stato deciso che per superare il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte costituzionale sarà approvata una norma transitoria. Censore, Guccione e De Gaetano: “Voteremo la norma transitoria”. Nucera: “Il provvedimento è un importante tassello”
Lsu-Lpu: il Consiglio regionale approverà una norma transitoria
Al termine dell’incontro avuto tra il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti e i rappresentanti sindacali dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità è stato deciso che per superare il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte costituzionale sarà approvata una norma transitoria. Censore, Guccione e De Gaetano: “Voteremo la norma transitoria”. Nucera: “Il provvedimento è un importante tassello”
REGGIO CALABRIA – Il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti e i capigruppo consiliari hanno incontrato una rappresentanza sindacale dei lavoratori Lsu-Lpu. Nel corso della Conferenza dei capigruppo – in cui i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno esposto le ragioni e le preoccupazioni a seguito della sentenza n.18 della Corte Costituzionale che dichiarava l’illegittimità dell’art.55 della legge regionale n.47 2011 relativa all’attuazione del Piano di stabilizzazione del personale – è emersa la necessità di un percorso condiviso all’insegna della responsabilità e della certezza dell’operato che il Consiglio regionale dovrà assumere riguardo una questione così delicata e complessa che interessa quasi 5000 lavoratori calabresi e che necessita di relativa copertura finanziaria. Il dibattito è stato arricchito dai contenuti tecnici offerti dal direttore generale della presidenza Franco Zoccali e dal direttore generale del Dipartimento Lavoro Bruno Calvetta che hanno illustrato le difficoltà di ordine amministrativo e socio-economiche che segnano il percorso e che si inseriscono in un contesto «in cui – ha ricordato il presidente Scopelliti- siamo costretti ad utilizzare i 119 milioni di euro provenienti dalle tasse dei calabresi per ripianare i debiti pregressi della sanità calabrese. Il percorso di risanamento dei conti avviato in questi anni è stato riconosciuto recentemente anche dalla Corte dei Conti; speriamo in futuro di destinare questi 119 milioni di euro in investimenti e occupazione». Il dibattito si è concluso con la decisione unanime di approvare nel corso della riunione odierna del Consiglio regionale una norma transitoria che superi il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale e dia continuità ai rapporti dei lavoratori fino a concorrenza delle risorse inserite nel Bilancio regionale. «Ci muoveremo su due livelli – ha spiegato il presidente Talarico -. Da una parte, dobbiamo dare risposte immediate a lavoratori che rappresentano una risorsa importante per la comunità calabrese spesso trascurata, in settori vitali della Pubblica amministrazione, quali i servizi essenziali. A tal fine, c’è la volontà comune di approvare nella seduta odierna questa norma che superi questa fase di ‘vacatiò che si è venuta a determinare. Dall’altra parte, serve un approfondimento di merito che metta nero su bianco le riflessioni che sono scaturite nell’importante incontro di questa mattina e che, alla luce anche della posizione di Governo sul precariato, ci consenta di costruire un tavolo di lavoro più efficace in grado di rimuovere le problematiche di stabilizzazione. Sarà, dunque, questo un passaggio successivo che si muove nella logica di politica nazionale, rinnovando, in questa e in tante altre delicate questioni, l’impegno della Regione, nel rispetto dei calabresi, della loro dignità di persone e di lavoratori».
CENSORE-DE GAETANO-GUCCIONE: VOTIAMO NORMA SU LSU-LPU
“Con il senso di responsabilità che contraddistingue la nostra azione, voteremo la norma transitoria che verrà portata oggi all’esame dell’Aula, fermo restando le perplessità legate alla mancanza nel Bilancio di previsione di quasi 20 milioni di euro che consentirebbero agli Lpu-Lsu di arrivare con tranquillità a fine anno”.
E’ quanto asseriscono i consiglieri regionali Bruno Censore, Nino De Gaetano e Carlo Guccione, che aggiungono: “Le iniziative che da tempo portiamo avanti a sostegno dei lavoratori Lpu-Lsu e della legittimità delle loro spettanze e per superare le difficoltà venutasi a creare a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto venire meno la possibilità di stabilizzazione dei lavoratori, hanno indotto la maggioranza di centrodestra a presentare una norma transitoria che, in attesa di una legge definitiva che metta la parola fine al precariato e apra la strada alla stabilizzazione, intanto garantisce i pagamenti arretrati, sussidi ed integrazioni. Si tratta di un passaggio necessario, ma che non esaurisce la nostra azione di stimolo e di impegno. A tal fine- concludono i consiglieri regionali del Pd- annunciamo sin d’ora le iniziative più opportune da promuovere sui singoli territori provinciali al fine di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e arrivare ad una positiva soluzione”.
NUCERA: PROVVEDIMENTO SU LSU-LPU IMPORTANTE TASSELLO
“L’approvazione della legge sugli Lsu-Lpu consente finalmente di dare respiro ai quasi 5.000 lavoratori dell’intero bacino che, fino ad oggi, hanno assicurato, in diversi settori, servizi di primaria importanza”.
E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che “plaude all’impegno assunto stamani dalla Conferenza dei capigruppo teso ad individuare un percorso condiviso all’insegna della responsabilità e della certezza dell’operato e che ha trovato forma e sostanza in un provvedimento ad hoc approvato dal Consiglio regionale”.
Secondo Nucera “si è posto oggi un importante tassello per avviare a soluzione una questione delicata e complessa con l’individuazione degli strumenti necessari atti a garantire la copertura finanziaria degli oneri, assicurando così ai lavoratori stipendi ed emolumenti in atto sospesi. Una vera boccata d’ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie rispetto ad una situazione di disagio che poteva degenerare in allarme sociale considerato il numero di cittadini calabresi interessati dalla vicenda che aveva destato preoccupazione e ansia diffuse. La misura di legge assunta oggi dal Consiglio regionale – sottolinea l’esponente politico – consentirà di mantenere, da ora fino alla conclusione del mese di luglio, le convenzioni esistenti. Una risposta doverosa nei confronti del precariato Lsu-Lpu, frutto anche del lavoro di concertazione condotto con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, (dopo la sentenza n.18 della Corte Costituzionale che dichiarava l’illegittimità dell’art.55 della legge regionale n.47 2011, relativa all’attuazione del Piano di stabilizzazione del personale). La norma transitoria licenziata colma così il vuoto legislativo e dà continuità ai rapporti di lavoro”.
“Adesso, dopo aver superato la fase emergenziale – conclude il segretario-questore – possiamo guardare con maggior fiducia al futuro, lavorando tutti assieme per rendere più forte e competitiva la nostra regione ed avviando quelle necessarie politiche di sistema destinate all’occupazione e agli investimenti”.