Lsu/Lpu, fallimento politiche sviluppo Sindaco Saracena: "Nessun licenziamento. Solo parole da Regione e Provincia"
SARACENA (Cs) – Comprendiamo bene, per carità, che sulla vicenda degli
LSU e degli LPU, emblema del fallimento di tutte le politiche di sviluppo di questa regione, la
CGIL e, con essa, la maggior parte dei comuni calabresi, preferiscano difendere una posizione
di fatto ideologica. Una scelta aprioristica a favore di un ammortizzatore sociale di cui
dovrebbe essere semmai il Governo a farsi carico direttamente. Una posizione, che tanti
colleghi oggi sventolano come uno straordinario risultato di Capodanno ma che in realtà non
tiene in nessuna considerazione né la necessità di maggiore merito nella pubblica
amministrazione, né le esigenze effettive dei singoli enti locali; né tantomeno l’efficienza
complessiva della macchina amministrativa nazionale e periferica, destinata anzi ad essere
menomata, ipotecata e bloccata da queste forme di mero assistenzialismo.
Pur non trovandoci, com’è facile intuire, in nutrita compagnia, e come del resto già accade per il
ciclo integrato dei rifiuti e per l’acqua pubblica (sui quali resistiamo virtuosamente alle efficienze ed alle prepotenze del sistema regionale e nazionale), in assenza di qualsiasi specifico provvedimento
legislativo nazionale o di qualsivoglia indicazione operativa regionale, come Amministrazione
Comunale non abbiamo fatto altro che prendere atto della naturale conclusione, al 31 dicembre
scorso, del rapporto di lavoro a tempo indeterminato (12 mesi) instaurato un anno fa con i 33
lavoratori LSU e LPU del nostro Comune. I quali, diversamente da quanto sostenuto stamani da
taluni, non escono dal bacino di appartenenza, per effetto del nostro provvedimento, adottato nel pieno rispetto delle leggi. AL CONTRARIO DEI TITOLONI RIPORTATI SULLA STAMPA IN QUESTI GIORNI, NON ABBIAMO QUINDI LICENZIATO NESSUNO.
Lo ribadiamo: a differenza di quanto accaduto per il rinnovo del 2015, questa volta non vi è stato alcun provvedimento del Governo nazionale né alcun atto formale da parte della Giunta Regionale in
ordine all’utilizzo della somma prevista nel bilancio della Regione Calabria. Il cosiddetto decreto
Milleproroghe, citato sempre stamani sui media, non contiene alcuno specifico riferimento agli LSU-LPU calabresi. Ed è solo una indiscrezione la citata convocazione del prossimo Consiglio dei Ministri sul cosiddetto Decreto Giubileo per discutere anche della questione LSU-LPU calabresi! – QUESTI SONO I FATTI.
Non c’è altro, di giuridicamente certo e vincolante che, allo stato, possa garantire i singoli enti locali
rispetto all’avvio di una qualsivoglia procedura di rinnovo contrattuale, per il 2016, per questi lavoratori. – Appena sarà chiarito il quadro normativo, senza il rinvio ad inutili circolari con premesse, indirizzi operativi e mere elencazioni di leggi e decreti, così come è stato fatto all’antivigilia di Capodanno dalla Regione Calabria, consultando e coinvolgendo i sindacati nelle forme e nei modi prescritti, l’Amministrazione Comunale di SARACENA, adotterà tutti gli opportuni provvedimenti in
favore di questi lavoratori, utilizzati nei vari settori, provvedendo, seppur parzialmente, ad instaurare
un percorso definitivo di stabilizzazione sulla base dei posti disponibili nell’organico comunale. – Per il momento, abbiamo semplicemente ritenuto di non dover accodarci a quelle che, nella sostanza,
altro non sono che autentiche prese in giro, tanto del Governo nazionale quanto della Giunta
Regionale. E lo abbiamo fatto nella difesa del principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione ed a tutela dell’efficienza e della sostenibilità economica del nostro comune.