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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Lsu/Lpu, Ordine del giorno approvato al Senato Si chiede al Governo una deroga alle assunzioni per il 2019

Lsu/Lpu, Ordine del giorno approvato al Senato Si chiede al Governo una deroga alle assunzioni per il 2019
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Prefazione “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Articolo 1 della Costituzione Italiana

Premesso che oramai sui lavoratori ex Lsu/Lpu si è detto tanto e secondo me pure troppo perché al di là di tutto, dovevano seguire i fatti e non le elemosine statali come le proroghe e poi nuovamente in balia del vento dopo il 31 ottobre 2019. Ma se c’è una cosa che non dovrebbe mai essere fatta è lucrare sulla disperazione, mi spiego, non si può fare proseliti adducendo teorie fantasiose oppure dichiarando ciò che non è possibile tecnicamente effettuare. Non è polemica, ma nemmeno sarcasmo, è “onore di verità”. I Comuni sono allo stremo, chi dice il contrario è in malafede oppure non sa di cosa sta parlando. Poi alcune sigle sindacali giocano su questo, ma forse è il loro ruolo da sempre e che a mio avviso anche Giuseppe Di Vittorio si rivolterebbe dalla sua tomba.
Il rispetto è d’obbligo, e quel rispetto è consentito dalla verità. perché verità e giustizia, sono le componenti fondamentali della bellezza, quella che ci rende orgogliosi di andare avanti.
Gli ex Lsu/Lpu, una pletora di lavoratori sempre “stalkerizzata” dalla “giostra dei meriti”, “grazie a noi”, “grazie a essi”, “Grazia, Graziella e grazie a…bip”…etc..etc… E siccome anche molte sigle sindacali hanno lucrato, illuso, alluso e anche su certi aspetti, disilluso, prendendosi meriti non dovuti ma dichiarati solo per puro proliferatismo. Ho sentito dire pure che c’era un emendamento alla Regione Calabria che li stabilizzava e non c’era bisogno dell’aiuto dello Stato, roba da centro di salute mentale. Meglio parlare di cetrioli sott’olio e anelli di rovo e coiffeur di bambole, tutte balle! La competenza delle assunzioni come delle metodologie, è dello Stato, i soldi ossia gli aiuti, li deve deliberare lo Stato. C’è all’esame del Parlamento, appena approvato al Senato un disegno di legge, il n. 989 ossia il cosiddetto “decreto semplificazione”. Tredici senatori del M5S, tra i quali uno dei firmatari è il polistenese Auddino (che io non conosco se non di vista), hanno presentato un “ordine del giorno”, il n. “G11.9 (già em. 11.0.9)”, “Accolto dal Governo con raccomandazione”. Cosa dice in sintesi? Siccome “l’articolo 1, comma 446, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, prevede la possibilità di procedere, nel periodo 2019-2021, all’assunzione a tempo indeterminato, da parte delle pubbliche amministrazioni già utilizzatrici, dei lavoratori socialmente utili o impegnati in attività di pubblica utilità in base al medesimo comma tali assunzioni possono avvenire solo nei limiti della dotazione organica e del piano di fabbisogno del personale, l’articolo 1, comma 399, della medesima legge 30 dicembre 2018, n. 145, stabilisce che per l’anno 2019, gli enti pubblici non economici, in relazione alle ordinarie facoltà assunzionali riferite al predetto anno, non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019”. Fin qui si comprende bene, e quindi poi si chiede al Governo, di “valutare la possibilità di porre in essere specifici provvedimenti di carattere normativo al fine di concedere alle pubbliche amministrazioni interessate la possibilità, per il solo anno 2019, di procedere alle assunzioni (…) in deroga alla dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale ed ai limiti assunzionali (…)”. Utilizzando, oltre le risorse statali anche quelle delle leggi regionali. I firmatari sono i senatori, Auddino, Puglia, Garruti, Dessi’, Catalfo, Matrisciano, Campagna, Nocerino, Guidolin, Romagnoli, Botto, Morra, Abate, Granato, Corrado, Vono, Giannuzzi, Angrisani, Di Micco. Per “inciso di verità” e per amor dell’onestà intellettuale. Quindi, quando qualcuno si avvicina e dice che i meriti sono loro o di Gargantua e Pantagruel, voi risponderete, qualora dovesse essere approvato anche alla Camera quest’ordine del giorno, che già sapete che non sono loro. Così almeno, evitate di restarci male per le interminabili illusioni.