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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 28 GENNAIO 2025

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L’Udc anche in Calabria per una forte azione di cambiamento

| Il 20, Ott 2012

Bordino: “Vivere l’esperienza del mio partito, fin dal suo inizio nel lontano 2002, è stata ed è una forte esaltazione delle idee, dei principi e dei valori nei quali abbiamo sempre creduto”

L’Udc anche in Calabria per una forte azione di cambiamento

Bordino: “Vivere l’esperienza del mio partito, fin dal suo inizio nel lontano 2002, è stata ed è una forte esaltazione delle idee, dei principi e dei valori nei quali abbiamo sempre creduto”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

“Vivere l’esperienza dell’UdC, fin dal suo inizio nel lontano 2002, è stata ed è una forte esaltazione delle idee, dei principi e dei valori nei quali abbiamo sempre creduto. Certamente, anche se a volte taluni metodi di gestione o di intendere il partito tendono ad impigrire, a far allentare l’impegno, non potremmo mai allontanarci da un percorso politico di coerenza e dignità e, comunque, entusiasmante.

Da tempo diciamo, assieme a tantissimi amici, dirigenti e iscritti all’UdC, ma spesso inascoltati, che il partito in Calabria deve aprirsi ad un confronto dialettico, ampio ed articolato, per verificare il proprio stato di salute, per affrontare le diverse tematiche, attuali e di prospettiva, che colgano le ansie di interesse generale, per fare puntuali scelte per affrontare con forza l’evolversi della vicenda politica in generale e delle sorti del Paese, consapevoli peraltro degli importanti appuntamenti che ci attendono.

Dobbiamo decidere se vogliamo un partito aperto, partecipato, rispettoso della dignità di ognuno oppure un partito “ad personam” o “oligarchico”, soggiogato alle logiche del tanto e giustamente criticato “berlusconismo”.

La presenza di Gino Trematerra alla guida dell’UdC regionale fa ben sperare su un positivo cambio di rotta e i primi segnali in questa direzione già si intravedono. E infatti – come sa l’amico Segretario Regionale – anche in Calabria per il sempre più frequente dispiegarsi di vicende poco rosee, il partito necessita di interrogarsi sull’evoluzione dello scenario politico regionale e nazionale, sull’impellenza di imprimere maggiore chiarezza e linearità verso una strategia che mira al superamento di un sistema politico incapace negli ultimi anni a dare risposte alle esigenze reali del Paese, che tenda a guardare oltre l’attuale inconsistente bipolarismo e ad aprire una fase nuova, condizionata unicamente dal perseguimento di interessi generali.

Tanti motivi quindi per ritenere inderogabile aprire un ampio e partecipato confronto su questi temi e sulle strategie da attivare per il conseguimento di obbiettivi rispondenti alle aspettative diffuse nell’opinione pubblica, sempre più sgomenta e sconcertata.

I chiari segnali di voglia di cambiamento e di disaffezione verso un certo tipo di politica litigiosa e inconcludente, il malcostume, la crisi visibile nel centro destra, le continue sceneggiate della Lega, l’instabilità e le scelte scellerate del PD che mettono in soffitta una seria politica riformista, son fatti che preoccupano sempre di più laddove la politica vien vista sempre più impegnata in fatti particolari piuttosto che ad affrontare le emergenze del Paese. Le immediate conseguenze sono state e sono i fenomeni di “antipolitica”, di qualunquismo, di pericolosi individualismi.

Tutte logiche dannose per le quali l’UdC ha il compito e la responsabilità di proseguire lungo la strada dell’inversione di rotta e di essere ancor più il partito forte che guidi il processo di costituzione del nuovo Polo di centro, di un’ampia area moderata capace di continuare ad affrontare con coraggio e concretezza i gravi problemi legati alla pericolosa emergenza economica su quel percorso virtuoso che ha restituito dignità e credibilità internazionale al Paese.

Ogni sforzo va fatto per superare le amarezze, le incomprensioni e le stanchezze, per aprirsi alle istanze della società civile sempre più confusa e disorientata, per farsi carico seriamente dello stato di disagio dei militanti, per riuscire a ricreare nuova linfa ed i necessari entusiasmi intorno a un progetto politico che possa realmente rappresentare il volano di un percorso nuovo e sempre più rispondente ai problemi della gente.

Il nostro partito, in ogni angolo dello stivale, deve porsi questi obiettivi per ridare slancio alla sua azione politica con scelte dettate da esigenze generali.

Ed ancora ci si deve interrogare su quale, anche in Calabria, debba essere il percorso più congeniale al progetto politico nel quale si crede con convinzione, in coerenza con la linea nazionale.

Pertanto occorre correggere alcune rotte per essere più coerenti e responsabili nei confronti di un popolo di iscritti e di elettori che si aspettano segnali chiari e coraggiosi.

Non sono più accettabili logiche oligarchiche o abbarbicamento su “posizioni di rendita” per niente utili agli interessi generali e per niente consoni alle idealità del partito e al progetto politico che con tanta grinta e convinzione son portati avanti da Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini.”

Vito Bordino (Udc)

redazione@approdonews.it