L’Udc di Cassano denuncia: «Richiesti pagamenti non dovuti o già effettuati da tempo»
redazione | Il 03, Gen 2014
Sollecitati maggiore attenzione e chiarimenti utili ad evitare disagi ai contribuenti
L’Udc di Cassano denuncia: «Richiesti pagamenti non dovuti o già effettuati da tempo»
Sollecitati maggiore attenzione e chiarimenti utili ad evitare disagi ai contribuenti
Sarebbero già numerosi i casi di cittadini raggiunti da cartelle
esattoriali o da intimazioni di pagamento relative al pagamento di tributi
comunali in realtà non dovuti o comunque già pagati. Lo segnala la
segreteria sezionale dell’Udc, guidata da Antonio Atene.
Il caso, si specifica, riguarderebbe in particolare quanto richiesto
dall’Ente, per annualità passate, a titolo di imposta comunale sugli
immobili o in relazione al canone del servizio idrico integrato: «Si ha
notizia di molti contribuenti che, destinatari di richieste infondate o
errate, perché relativi a beni immobili non detenuti o a pagamenti in
realtà già effettuati, in questi giorni sono stati costretti a rivolgersi a
patronati e professionisti pur di riuscire a chiare la confusione originata
dalla ricezione di cartelle e avvisi di mora in realtà infondati. Ed il
tutto in un periodo non solo di particolare crisi finanziaria, ma anche di
ingorgo di scadenze fiscali, col risultato di arrecare notevoli disagi ad
ampia parte della popolazione». Aggiunge la segreteria sezionale dello
scudocrociato: «In riferimento a decine di posizioni, quanto sta accadendo
è, se possibile, ancor più grave, visto che molti sarebbero i casi di
richieste già oggetto di chiarimento con gli uffici nel corso degli anni
passati, eppure ciononostante reiterate. Una situazione imbarazzante,
rispetto alla quale si auspica un intervento risolutivo da parte del
Comune». Anche perché, sottolinea ancora l’Udc, «nelle settimane passate
l’amministrazione comunale aveva deciso di procedere alla costituzione di
un pool di legali e di tecnici per migliorare l’efficienza del servizio. È
evidente, a questo punto, la necessità di verificare l’ampiezza del
fenomeno e di adottare misure volte a prevenire il suo diffondersi e,
soprattutto, a scongiurare il moltiplicarsi di danni e inconvenienti per i
cittadini e per l’ente stesso, che potrebbe trovarsi esposto al rischio di
azioni risarcitorie per eventuali errori».