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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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L’ultima notte

L’ultima notte

| Il 15, Feb 2013

In scena al teatro Tordinova di Roma, dal 19 al 24 febbraio

L’ultima notte

In scena al teatro Tordinova di Roma, dal 19 al 24 febbraio


 

Dal 19 al 24 febbraio, al teatro Tordinova di Roma, andrà in scena “L’ultima notte”, soggetto e regia di Alessandro Prete, con

Paolo Bernardini, Matteo Cannito, Giacomo Ferrara, Fabrizio Scuderi, Matteo Vanni, con la parte partecipazione di Alessandro Demontis, aiuto regia Cristina DelGrosso, grafica Diego Russo, disegno luci Marco Lautando.

Negli ultimi anni le vicende sui bambini sono diventate di sempre maggiore attualità, riempiendo le pagine dei giornali con i drammi e i trionfi di queste splendide creature. Ci siamo mai domandati come é fatta la vita di un bambino orfano che improvvisamente si trova cresciuto e adulto, quali sono i suoi pensieri, le sue dinamiche, i suoi sogni, le sue delusioni, le sue ambizioni…? Sono queste le premesse dello spettacolo. Cinque ragazzi che hanno imparato a vivere in quest’orfanotrofio, che hanno fatto di questo istituto la loro casa e di loro stessi la loro famiglia, improvvisamente si svegliano e il loro nido si sgretola di nuovo. Ce la faranno? Forse alcuni di loro si e altri forse no. Tutto si svolge in una notte, l’ultima, forse.

NOTE DELL’AUTORE

La realizzazione di questo progetto, potrebbe essere uno spunto importante per la riflessione su vari temi:

• Chiusura imminente di vari orfanotrofi o centri d’accoglienza

• Che cosa significa sentirsi orfani (orfani di una famiglia, orfani di una società, orfani di una famiglia esistente però assente, orfani di un amore, orfani di un lavoro, orfani di amicizie, orfani di giustizia, orfani della religione…

Potrei andare avanti all’infinito perché tante sono le mancanze che ognuno di noi ha. Questo è un progetto per i giovani, che parla di loro, attraverso un linguaggio giovane facilmente comprensibile anche se la voglia è quella di farli riflettere per mandarli oltre l’apparenza delle cose, per cercare di non farli vergognare di provare sentimenti forti e profondi e per far capire ai grandi che i giovani sono il nostro futuro e che loro hanno bisogno dei grandi quanto i grandi hanno bisogno dei giovani. Trovarsi in una situazione estrema come i giovani protagonisti di questa storia mette in evidenza le fragilità e le

insicurezze che ognuno di noi ha, ma la cosa più importante è il fatto che molto probabilmente c’è sempre una soluzione per tutto, tranne che per la morte. Sembrerebbe retorica, ma non lo è, poiché questo è raccontato attraverso dei personaggi che non parlano per frasi fatte ma comunicano attraverso le loro azioni ed emozioni, ma soprattutto attraverso il linguaggio universale del cuore e dei valori. Nessuno è orfano se non di se stesso…

Alessandro Prete