Lutto nazionale Forlani: Speziali, “la scorettezza istituzionale del sindaco Fiorita “
“Tutto vorrei, fuorché polemizzare con chi è persino figlio di un democristiano (come dal punto di vista genetico, ma solamente genetico è Nicola Fiorita) ma il Sindaco di Catanzaro, mi trascina -benche` tutti conoscono il mio dolore per la scomparsa di Arnaldo Forlani- per i capelli a dovergli spiegare due o tre cose, soprattutto circa l’umanità e principalmente il comportamento decorosamente istituzionale.
Qualora Fiorita non se ne fosse ricordato -sara` perché è intento a contemplare qualche nefandezza castrista o comunistoide e comunque liberticida? Sono certo di si!- oppure nel caso in cui il sempiterno ridente fosse andato nella spiaggia antistante la sua bicocca soveratese, vorrei ricordargli che Catanzaro è una città Capoluogo di Regione, quindi non dovevo certo essere io -assistito dal garbo umano di quel galantuomo di Pasquale Squillace, Capogabinetto del (futuro ex) Sindaco in questione- a fare notare (nonostante il messaggio inviato al Sindaco) che bisognava mettere immediatamente a mezz’asta le bandiere, per come disposto e decretato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, in tutto il territorio nazionale e in ogni pubblico edificio, a seguito del lutto di Stato, decretato per la morte del Presidente Forlani a cui saranno tributate esequie solenni, come da cerimoniale della Presidenza della Repubblica.
Forse Fiorita crede che Forlani debba essere sminuito poiché è stato -notoriamente!- un padre per me (difatti sono tra i delegati di famiglia ad occuparmi, ben volentieri di incombenze protocollari e ciò l’ho scritto allo stesso epigono di Ceausescu, ovvero il Fiorita stesso, il quale si rifà a sinistrume illiberale, contrariamente a me che sono espressione di chi il comunismo l’ha sconfitto politicamente e ideologicamente).
O forse, questo futuro ex Sindaco, crede che Catanzaro sia qualche exclave di uno statarello sistrorso alla Cuba del Castro, facendo si che il Capoluogo di Calabria divenga esso stesso la ‘Fioritalandia del Castro’ (considerando lui e i suoi, attenzione ai refusi), epperò questo non lo consento, poiché a dare corpo e dignità, persino rispetto e ottemperanza delle disposizioni del Governo, ci ha pensato in primis la mia Bovalino (senza che io facessi presente nulla al Sindaco Marsano), mentre Catanzaro se non fossi intervenuto io, nemmeno ci avrebbe pensato in automatico (badate bene, parliamo del Capoluogo di Regione).
In più mi si è addotta quale scusa ufficiale (tanto per non ammettere che sfondone avevamo preso) la mancata comunicazioni della Prefettura, scaricando su si essa responsabilità speciose, come facevano tipicamente le maestranze da soviet, per discolparsi dei loro eccessi di zelo e delle loro inadempienza riprese dai vertici del PCUS.
A parte il fatto che sensibilità politica viene prima e in ogni caso è da ieri che i mezzi di informazione nazionale stanno ribadendo a piè sospinto il tutto, c’è da pensare che il fioritesco Fiorita, tutto questo insulso sfregio, lo abbia compiuto, più per dispetto a me che sono suo oppositore (e continuerò ad esserlo, oggi più che mai!) e difatti nemmeno il gesto di una minimale ed umana vicinanza ha avuto nei miei confronti e della cosa me ne strasbatto eccome -prima o poi, essendo io uno jettarore notorio, capiterà anche agli altri, quindi saprò come comportarmi!- ma che lui, cioè il politicamente insulso Fiorita, abusi della sua posizione di Primo Cittadino pro tempore, mi pare eccessivo e persino ignobile.
Nicola Fiorita ha dimostrato di non rispettare le Istituzioni, le persone, i sentimenti umani, la storia della gente e la Presidenza del Consiglio oltre che le idee culturalpolitiche di suo padre (ma quest’ultimo punto è affar suo e della sua ‘non coscenza’), ma non consento che manchi di rispetto ad Arnaldo Forlani e ancora una volta metta i cittadini catanzaresi nella triste condizione di sentirsi vittime di una gestione fallimentarmente hippy sinistrorsa.
Al solito per essere dispettoso, nei miei confronti -stile ‘dramaqueen’- inanella gaffes svariate con assoluta arroganza, pensando di porsi al di sopra delle procedure dello Stato (si ricorderà bene lo scempio compiuto avverso il Libano e la sua Ambasciata in Italia), ma stavolta se la dovrà vedere direttamente con le articolazioni del nostro Paese, ragione per cui chiedo ufficialmente all’On. Wanda Ferro, nella sua qualità di Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, di attivarsi pure lei, poiché per parte mia dettaglierò ogni cosa -e in modo ufficiale!- l’Esecutivo Nazionale.
Fiorita facesse un corso accelerato di modus comportamentale dal punto di vista istituzionale e umano, per il tempo che rimane a lui, nelle vesti di Sindaco di Catanzaro (e si tale aspetto, mi auguro che il tempo sia politicamente breve, anzi brevissimo e ne ho qualche solida certezza o speranza).
Vincenzo Speziali