M5S: “Bonificare subito la valle del fiume Oliva”
redazione | Il 10, Gen 2014
I deputati M5S Paolo Parentela e Dalila Nesci hanno depositato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno sui rifiuti pericolosi nella valle del fiume Oliva, posta tra i comuni di Amantea e Aiello Calabro
M5S: “Bonificare subito la valle del fiume Oliva”
I deputati M5S Paolo Parentela e Dalila Nesci hanno depositato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno sui rifiuti pericolosi nella valle del fiume Oliva, posta tra i comuni di Amantea e Aiello Calabro
COSENZA – I deputati M5S Paolo Parentela e Dalila Nesci hanno depositato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno sui rifiuti pericolosi nella valle del fiume Oliva, posta tra i comuni di Amantea e Aiello Calabro. I parlamentari, è scritto in una nota, hanno espresso ai ministri ”la loro preoccupazione per i gravi livelli di inquinamento dell’area, riscontrati dalla magistratura e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”. Secondo Parentela e Nesci ”è improrogabile una bonifica, unitamente alla predisposizione, in Calabria, del registro regionale dei tumori e di un ulteriore, analogo strumento epidemiologico per studiare tutti gli effetti delle sostanze tossiche nei luoghi contaminati”. I due deputati hanno costituito un tandem di lavoro, in ambito parlamentare, per la tutela dell’ambiente calabrese e della salute dei cittadini, ”costretti sempre a subire – sottolineano i deputati – l’imperialismo coloniale delle aziende settentrionali o, come avvenuto per l’inquinamento del mare, l’affarismo internazionale con la manodopera della ‘ndrangheta”. ”I ritardi nelle bonifiche – sostengono Parentela e Nesci – non sono più ammissibili. La Calabria non è figlia di un dio minore e i calabresi non sono cavie del sistema capitalistico, che produce profitti, enormi danni ambientali e sottosviluppo locale. Nella nostra regione la sensibilità sulle urgenze dell’ambiente e della salute sta crescendo. È fondamentale che ci sia sempre maggiore consapevolezza dei rischi che corriamo per causa degli inquinanti pericolosi, noti o nascosti. Il governo deve muoversi subito, a Crotone come nella Piana di Gioia Tauro, a Nord e a Sud della Calabria, e deve dire la verità sull’invaso dell’Alaco e sulle navi dei veleni”.