Ma D’Alema conosce la geografia dell’Italia?
Mirella Maria Michienzi | Il 29, Mar 2011
Le affermazioni di D’Alema riguardo gli sbarchi a Lampedusa al centro delle riflessioni della nostra scrittrice
di MIRELLA MARIA MICHIENZI
Ma D’Alema conosce la geografia dell’Italia?
Le affermazioni di D’Alema riguardo gli sbarchi a Lampedusa al centro delle riflessioni della nostra scrittrice
Gentile Direttore,
molti di voi avranno sentito l’intervista concessa ieri da D’Alema che, con un’aria di sufficienza e quasi di presa in giro, ha sostenuto, più o meno, che “loro avevano accolto ben 25 mila kosovari senza fare tante storie. Poi li avevano rimandati…Il problema è che non li hanno saputi adeguatamente accogliere …”.
D’Alema si rende conto che Lampedusa è “un francobollo di terra”, dove vivono 5 mila anime e che, quindi, l’arrivo di altre 5 mila è insostenibile?
Questo discorso vale anche per la signora Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che, già prima della guerra contro Gheddafi, aveva risposto alle richieste italiane di aiuto, sempre per questi sbarchi su Lampedusa, che il problema era esclusivamente dell’Italia, portando, come esempio, la Germania che non aveva chiesto niente a nessuno quando cadde il muro di Berlino. La suddetta signora dimentica che l’Italia, oggi, è parte integrante dell’Europa e, come tale, ha il diritto di pretendere aiuto e collaborazione da parte degli altri stati. Unione Europea non vuol dire soltanto unione monetaria!
A ciò aggiungo che se non ci fossero le 7 basi italiane, da dove partirebbero gli aerei francesi, inglesi ed americani? E’ vero che facciamo parte della Nato, ma è pur vero che non abbiamo soltanto doveri, ci sono anche diritti che pretendiamo siano riconosciuti, primo fra tutti la tutela delle nostre coste e la condivisione dei disagi sempre più gravi di giorno in giorno.
Tornando a D’Alema, l’onorevole si ricorda se lo sbarco dei kosovari avveniva nelle isole Tremiti oppure sulle coste dell’Adriatico, che sono lunghe centinaia e centinaia di km con un relativo supporto di entroterra? Possibile che la sinistra (che, a mio avviso, si è arrestata con la morte di Berlinguer, esempio di una “politica signorile e non da mercato”) anche in questo caso, invece di pensare al bene dell’Italia, invece di pensare che noi, Gheddafi, lo abbiamo alle porte…, pensa soltanto di criticare senza fare nessuna proposta, cadendo, così, nel ridicolo.
Possibile che sappiano dire soltanto (e ormai questo ritornello è venuto a noia): “Il governo Berlusconi non va, ha fallito”?! Anche in questo frangente, la cui gravità non è da loro minimamente percepita, pensano di far cadere il governo con le loro lagnanze…sperando in votazioni immediate.
Possibile che non capiscano che questa difficile situazione del momento non è solo del governo attuale (come con gioia loro pensano!) ma di tutti noi italiani? Possibile che non capiscano che una vera opposizione si fa proponendo piani intelligenti che non solo supportino quelli della maggioranza ma, soprattutto, li perfezionino e li migliorino, facendo capire ai cittadini di essere bravi politici, guadagnandosi, così, meritatamente la relativa fiducia.
D’Alema, invece di fare tante chiacchiere (ed ancora non capisce che con la sua barca tra poco non potrà divertirsi nel Mediterraneo), sarebbe dovuto andare a Lampedusa, vivervi e capire le difficoltà logistiche della popolazione che, mi dispiace per le sue affermazioni contrarie, si sta comportando con generosa ospitalità. Basti vedere con quale amore hanno accolto la donna che ha partorito in barca! L’isola, in cui non nascono bambini, ha fatto a gara a portare il corredino per il neonato! D’Alema ha perso un’occasione…invece sarebbe dovuto andare a Lampedusa ed aguzzare l’ingegno su come risolvere il problema che, purtroppo, c’è malgrado il suo risolino beffardo. Forse avrebbe fatto guadagnare stima all’opposizione che non sa dire altro che il suddetto ritornello a cui aggiungono “gli amori” di Berlusconi, che non so se nascono dai loro sogni proibiti, inconfessabili ed irraggiungibili, e che, comunque, poiché il nostro Presidente del Consiglio ha 74 anni, costituiscono una nota di merito per Lui, visto che ormai “gli amanti latini o latin lover “ non ci sono più, almeno abbiamo il Presidente che li rappresenta! La sinistra non ha ancora capito come fare politica, però sarebbe semplice, basterebbe prendere, come esempio, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, grande Presidente, soprattutto per il suo equilibrio e per l’imparzialità che mai sono stati travolti da un adeguamento doveroso di massa, che fa perdere la capacità critica ed intellettiva.
Lui sì che è un “super-partes” e non chi citava in continuazione queste due paroline ma non seppe mai metterle in pratica!
Mirella Maria Michienzi
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