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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 30 DICEMBRE 2024

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…ma io solidarizzo con Vittorio Sgarbi

…ma io solidarizzo con Vittorio Sgarbi

…ma io solidarizzo con Vittorio Sgarbi

In un Paese normale non si dovrebbero mai applicare i due pesi e le due misure, eppure da noi tant’è -se non altro apparentemente o per come lo percepisco io!- ovvero risulta ogni volta e più spesso, l’esatto contrario.
Mi spiego: da giorni assistiamo ad una forma di ‘insistente martellamento’, nei confronti di un mio caro amico -e tale rimarrà sempre, poiché da parte sua, proprio lui e altrettanto sempre, mi ha dimostrato sentimenti di amicizia e di rispetto- epperò parlo con cognizione di causa, non di effetto per affetto.
Il mio riferimento è al (non!) ‘Caso Sgarbi’, pure perché ogni ‘folata di vento’, da parte de ‘Il Fatto Quotidiano’, ha sempre un certo non so che di calunnioso, insinuante, ributtante e persino (benché non ultimo per importanza!), stalkerizzante, allorquando Travaglio e il suo ‘clan’, si sbizzarriscono contro coloro i quali considerano avversari, ovviamente in riferimento a suddetto ‘fogliaccio’, dedito al neo giacobinismo d’accatto, come d’accatto sono i suoi scribacchini.
Per lor(non)signori, esiste la ‘cultura del sospetto’, ovviamente inquisitorio’ stile Urss o Iran Komeynista, che diviene condanna preventiva -sempre in luogo ad una azione, la quale a sua volta è spessissimo, non supportata da fatti e decisioni successive o di valevole caratura giurisprudenziale sia penale, che civile, quanto di procedura amministrativa- e il tutto, risulta insopportabile in uno Stato di Diritto, nel quale noi dovremmo essere o se non altro, almeno formalmente siamo (…poi si sa che i ‘Vyšinskij dei poveri’ cioè quelli che si rifanno al truce e trinariciiuto procuratore delle ‘purghe sovietico/staliniste, la fanno da padrone, ma con me e con gente libera tipo Vittorio Sgarbi, non passano mica e certo!).
Purtroppo però, qualche improvvido stolto, degno di malafede elevata a sistema, cerca di montare un caso o uno ‘scandaletto pur che sia’, dimenticandosi, come dati sensibili in capo ad un membro del Governo Italiano, non posso o essere trafugati nottetempo e se per questo qualcuno dovrebbe investigare proprio su tale aspetto, ovvero codeste e simili dinamiche, senza rimestare a mezzo stampa, ricostruzioni illazionistiche e far passare gli annessi ‘articoletti’ quali ‘Monumento alla libertà di stampa’.
Anche perché, sapeste voi tutti, quante e quante volte ‘Il Fatto Quotidiano’, ha persino censurato il sottoscritto, nonostante avessi io il ‘Diritto di replica, precisazione e rettifica’ dalla mia parte e in osservanza di legge vigente? Le prove ci sono e se qualcuno me le chiedesse le fornirei in un nano secondo, anche al netto della medesime mail ci cui parlo, sempre circa gli argomenti che simili aprofessionali censurano (a loro piacere!).
Ma si, è vero, aveva ragione Giolitti: “La legge si applica ai nemici e la si interpreta per gli amici”, ma mai volesse Iddio che ciò conitinui ad accadere, soprattutto con il supporto ‘di servo encomio’ praticato da discutibili moralisti (come lo sono tutti i moralisti!), camuffati da giornalisti, i quali però, in realtà, sono ‘pennivendoli, piuttosto che giornalai’, per di più compensati a cottimo.
E tra, l’altro, ci si dimentica che vige sempre il principio di innocenza, giammai di colpevolezza, anche in virtù dell’istruttoria in corso, da parte di una Autority indipendente, quale è l’Antitrust, pur se intanto, si affligge animo e onorabilità, non so del politico, del componente di Governo o dell’indiscussa e autorevole critico d’arte ed esperto di cultura, ma dell’uomo, insomma della persona, dimenticando le parole di Aldo Moro, che sostenne -e a ragione’- “Ogni persona è un universo!”.
Poi, se qualche cialtrone -e la mamma di costoro non solo è sempre incinta, ma ahimè e ahinoi, allorquando partorisce (ovvero ogni giorno), riesce sempre (chissà perché?) ad avere parti plurigemellari- dicevo, se qualche cialtrone -o cialtronello che dir si voglia- volesse continuare su simile percorso, mi permetto un consiglio, trattandosi, questo certamente si, di una storia e di soggetti, reietti e discutibili.
Qualcuno sta, con identico zelo, dando ‘croci e chiodi’, ad un certo On. Aboubakar Soumahoro, il quale oggi si ritrova a rischiare la decadenza dal seggio parlamentare persino in virtù di irregolarità amministrative sul rendiconto della sua campagna elettorale?
Parti chiari, senza dimenticare, al contempo, lo stesso nucleo familiare di costui, cioè la moglie, la suocera e persino lo stesso cognato, i quali avrebbero mangiato e si sarebbero ingozzati a sbafo con i fondi degli immigrati, di cui questa banda dei quattro, diceva di difenderne interessi e dignità.
E l’On. non si accorgeva di nulla?
Già, a sua insaputa e alle sue spalle, avrebbero agito come canaglie dedite al succhiamento di denaro ‘sacramentalmente laico’ (poiché pubblico!), ma la sinistra, tutta la sinistra, principalmente quella che lo ha candidato e fatto eleggere, stavolta non ha ironizzato, come fece ai danni del mio amico Claudio Scajola, che difatti fu poi -come al solito prosciolto- in merito al procedimento della famosa casa.
Ecco, signore e signori, mesdames et messieurs, ladies and gentlemen, cosa sono certi ‘sinistrorsi italici’: “ciarpame senza pudore”, tanto per riprendere le parole di una signora che loro hanno persino issato quale ‘oracolo da estimare’, mentre io sono e rimango con Vittorio (Sgarbi)!

Vincenzo Speziali