Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Madia: “Assunzioni ufficio stampa incostituzionali” Il ministro trasmette gli atti alla Corte dei conti. Ora intervengano le procure

Madia: “Assunzioni ufficio stampa incostituzionali” Il ministro trasmette gli atti alla Corte dei conti. Ora intervengano le procure
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Cinque giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale della Calabria
sono stati assunti saltando la Costituzione ed è una forzatura dell’amministrazione
Oliverio la nomina del capo ufficio stampa della giunta. Siamo davanti all’ennesimo,
grave spreco di risorse pubbliche, prodotto in complicità da centrodestra e centrosinistra».
Lo dichiara il senatore M5s Nicola Morra, in seguito alla risposta del ministro per
la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a un’interrogazione dello stesso parlamentare
sul caso degli uffici stampa della Regione, che aveva sollevato un acceso dibattito
politico sull’iter seguito e sulla trasparenza.Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi,
Luisa Lombardo, Filippo Diana e Cristina Cortese, i cinque giornalisti dell’ufficio
stampa di Palazzo Campanella, sono stati assunti senza concorso. Rocco Oldani Mesoraca,
capo ufficio stampa della Giunta, è stato nominato dopo essersi dimesso dalla pubblica
amministrazione. Il ministro Madia ha trasmesso le carte alla Procura regionale presso
la Corte dei conti. «Ora – continua Morra – dovrà muoversi la Corte dei conti,
che lo stesso ministro ha informato in seguito alla mia denuncia formale al Senato».
«Già prima del ministro – prosegue il senatore M5s – avevamo, con la collega
deputata Dalila Nesci, informato la Corte dei conti e le procure di Reggio Calabria
e Catanzaro, sulla base delle verifiche già concluse dai Servizi ispettivi di finanza
pubblica».Conclude Morra: «Da qui si dovranno adottare procedure regolari per il
personale, tanto negli uffici stampa regionali quanto nelle altre strutture e negli
ospedali pubblici. Ancora una volta, il Movimento 5 stelle ha colto nel segno, colpendo
un sistema, un costume politico tipico dei partiti».