Madrid, i resti ritrovati nel convento delle Trinitarie sono quasi sicuramente di Cervantes L’anno prossimo la cripta sarà aperta al pubblico in occasione dei quattrocento anni dalla morte dell'autore del Don Chisciotte
di Roberta Strano
Sono quasi senza dubbio i resti di Cervantes, quelli rinvenuti nel convento delle Trinitarie nel quartiere de Las Letras di Madrid. Ad annunciarlo sono stati: l’antropologo e medico forense Etxebarria, l’archeologa Almudena Garcia Rubio e lo storico Francisco José Marin Perello.
«Sono molte le coincidenze e poche le discrepanze», ha dichiarato Etxebarria, nella conferenza stampa convocata per lo «storico annuncio» al Palacio de Cibeles, sede del Comune, alla quale hanno preso parte l’archeologa Almudena Garcia Rubio e lo storico Francisco José Marin Perello. «Siamo molto prudenti, ma abbiamo speranza e siamo convinti che fra questi frammenti abbiamo “qualcosa” di Cervantes», ha aggiunto con cautela Etxebarria, sottolineando che non si tratta di una conclusione scientifica, in mancanza dei risultati degli esami del Dna.
Miguel de Cervantes era nato nel 1547 e morì nel 1616, all’età di 68 anni.
È l’autore del capolavoro «Don Chisciotte della Mancia». Accanto ai suoi resti, nella cripta sono state trovate anche le ossa della moglie Catalina de Salazar.
L’anno prossimo la cripta sarà aperta al pubblico per la prima volta da secoli, in occasione dei quattrocento anni dalla morte del famoso autore spagnolo.