Magarò annuncia: “Nunnari in Commissione”
redazione | Il 05, Set 2012
“La denuncia e l’appello contenuti nella lettera indirizzata agli uomini delle cosche, è un grido di ribellione che la Commissione regionale contro la ‘ndrangheta intende accogliere, sostenere e amplificare”
Magarò annuncia: “Nunnari in Commissione”
“La denuncia e l’appello contenuti nella lettera indirizzata agli uomini delle cosche, è un grido di ribellione che la Commissione regionale contro la ‘ndrangheta intende accogliere, sostenere e amplificare”
“La denuncia e l’appello di mons. Nunnari contenuti nella lettera indirizzata agli uomini delle cosche, anticipata da alcuni quotidiani e nella stessa omelia pronunciata in occasione della commemorazione della morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, è un grido di ribellione che la Commissione regionale contro la ‘ndrangheta intende accogliere, sostenere e amplificare. Ha ragione il vescovo di Cosenza: non è più tempo di “prudenza”, ipocrisie o colpevoli silenzi, perché il costo della ‘ndrangheta, in termini umani, sociali ed economici è troppo alto per poter essere ancora sopportato. E’ il tempo, invece, dell’assunzione critica di responsabilità: è necessario fare ordine, disvelare le sacche dell’indistinto in cui la ‘ndrangheta si è mescolata alla politica, all’economia, alla religione”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale, Salvatore Magarò che ha annunciato che mons. Nunnari parteciperà alla prossima seduta dell’organismo consiliare in programma il 25 settembre.
“L’appello al pentimento di mons. Nunnari, rivolto ad affiliati e uomini di mafia, è nel contempo un grido di speranza che non possiamo non condividere – ha aggiunto Magarò – nella consapevolezza piena che l’organizzazione ‘ndranghetista, nel suo insieme, è minoranza in questa nostra terra e che la nuova coscienza collettiva, maggiormente diffusa nelle nuove generazioni consentirà di fortificare un humus sociale in cui le mafie non troveranno più terreno fertile per ramificarsi e progredire. E’ questa aspettativa di cambiamento, del quale intravediamo il germe, che ci spinge ad andare avanti con rinnovata convinzione ricercando sempre nuove alleanze, nella fiducia che il tempo senza mafie è prossimo”.