Magarò (Pdl): “Modificare il regolamento che disciplina i gruppi consiliari”
redazione | Il 06, Giu 2012
Che prevede l’obbligo di permanenza nel gruppo, espressione della lista nella quale i consiglieri sono stati eletti”
Magarò (Pdl): “Modificare il regolamento che disciplina i gruppi consiliari”
Che prevede l’obbligo di permanenza nel gruppo, espressione della lista nella quale i consiglieri sono stati eletti”
COSENZA – “A giudicare da quel che accade nella compagine del Consiglio regionale, è quanto mai urgente e improcrastinabile discutere la mia proposta di modifica del Regolamento interno che prevede l’obbligo di permanenza nel gruppo, espressione della lista nella quale i consiglieri sono stati eletti”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Salvatore Magarò commentando la notizia di costituzione del nuovo Gruppo Progetto Democratico al quale hanno aderito i consiglieri, Aiello, Ciconte e Mirabelli.
Magarò che ha anche chiesto “di poter discutere la proposta di modifica in tempi brevi”, ha sottolineato “l’opportunità, vista l’attualità del momento, di dare segnali concreti di inversione di tendenza e contenimento dei costi, a cominciare proprio da quelli della politica”.
“Fatto salvo il diritto legittimo e sacrosanto di maturare valutazioni politiche spesso inconciliabili con la permanenza nel gruppo o partito di provenienza, non si comprende invece, la necessità di dare vita ad un altro Gruppo consiliare, stante l’attualità del momento e la congiuntura negativa che ci impongono azioni di responsabilità e scelte oculate, nella direzione di una riforma della politica e delle Istituzioni che, certo, non potrà avvenire se non con il contributo di tutti noi”.
“La proposta di modifica del Regolamento nel senso spiegato– ha detto inoltre Magarò – è un’esigenza avvertita non solo per gli effetti economici, ma anche per quelli più squisitamente politici. Dobbiamo avere il coraggio di perseguire fino in fondo i progetti di riforma: anche quelli che incidono nelle sfere di appartenenza. Ora o mai più. O troviamo la forza di percorrere fino in fondo e senza infingimenti la strada, irta e tortuosa, del rinnovamento o non avremo più la possibilità di recuperare il rapporto con gli elettori e superare il difficilissimo momento di crisi profonda e generalizzata”.
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