Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Magarò: “Ai calabresi non interessano liste e candidature”

| Il 21, Giu 2014

“Ho il massimo rispetto della dialettica politica ma mettiamo da parte per una volta le polemiche ‘sotto vuoto spinto’ e le più squallide rivendicazioni”

Magarò: “Ai calabresi non interessano liste e candidature”

“Ho il massimo rispetto della dialettica politica ma mettiamo da parte per una volta le polemiche ‘sotto vuoto spinto’ e le più squallide rivendicazioni”

 

 

«Sembra la sala da ballo del Titanic, il confronto politico che quotidianamente va in scena in quest’ultimo scorcio di legislatura regionale: si danza sbandando al ritmo di battibecchi, scaramucce, nominalismi, sterili scontri di posizione e personalismi spinti al massimo».
E’ quanto dichiara Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale anti ndrangheta, che aggiunge: «Il dibattito è concentrato tutto, integralmente, sulle candidature, sulle primarie e si tessono congiure dimenticando tutti che si danza sull’abisso e che nei giorni scorsi la relazione ufficiale della Banca d’Italia ha certificato l’agonia dell’economia calabrese e la mancanza assoluta di prospettive per le aziende e le famiglie della nostra regione. Manca del tutto uno straccio di proposta e non ci sono programmi che diano prospettive».
«Ho il massimo rispetto della dialettica politica – continua Magarò – ma mettiamo da parte per una volta le polemiche ‘sotto vuoto spinto’ e le più squallide rivendicazioni. Ai calabresi interessano assai poco le liste e le candidature e moltissimo, invece, le proposte di governo. I dati ufficiali del rapporto Bankitalia sull’economia calabrese hanno denunciato nei giorni scorsi la situazione di estrema gravità, senza precedenti, in cui versa la nostra regione. Il quadro economico ha pesantissimi risvolti sociali e gli esperti hanno definito, senza mezzi termini, il Rapporto sulla Calabria ‘la cronaca di una morte annunciata’. Di questo la politica regionale, però, non discute. Non c’è uno straccio di analisi e nemmeno un tentativo di proposta».
«Si chiude, insomma, questa legislatura e si guarda alla prossima – afferma l’esponente politico – senza propositi e senza programmi, senza un minimo di confronto sulle cose da fare. Sono convinto che i calabresi non capirebbero e non perdonerebbero. Così si fornisce il miglior carburante ai motori dell’antipolitica. Tante, troppe problematiche sociali ed economiche angosciano le famiglie e le imprese. Meritano, senz’altro, l’impegno pieno e totale della politica regionale per fornire le risposte più adeguate. Meritano il confronto più serrato e il massimo dell’impegno per definire proposte concrete e credibili programmi di governo».