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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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La seduta della Commissione anti ‘ndrangheta dedicata al codice etico

La seduta della Commissione anti ‘ndrangheta dedicata al codice etico

| Il 18, Mar 2011

Magarò: “Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, anzi oserei dire storico, in quanto, nella realizzazione di percorsi di legalità, si innestano, quali elementi centrali della vita democratica, il confronto e la partecipazione civile”

La seduta della Commissione anti ‘ndrangheta dedicata al codice etico

Magarò: “Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, anzi oserei dire storico, in quanto, nella realizzazione di percorsi di legalità, si innestano, quali elementi centrali della vita democratica, il confronto e la partecipazione civile”

 

 

COSENZA – La Commissione regionale contro l’ndrangheta, presieduta da Salvatore Magarò , in coincidenza con la  “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, dedicherà la seduta 21 marzo prossimo alla presentazione del codice etico di autoregolamentazione del Consiglio regionale sulla trasparenza dei candidati alle elezioni, degli eletti ed amministratori pubblici per contrastare ogni forma di collusione con la “ndrangheta”. L’illustrazione della proposta di provvedimento amministrativo, a firma dello stesso Magarò, avverrà all’insegna della massima partecipazione, essendo la riunione aperta ai partiti politici che hanno gruppi costituiti in Consiglio regionale. Parteciperanno, inoltre, ai lavori, il presidente del Consiglio Francesco Talarico e il presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti. “Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, anzi oserei dire storico, in quanto, nella realizzazione di percorsi di legalità, si innestano, quali elementi centrali della vita democratica, il confronto e la partecipazione civile- spiega il presidente Magarò-. Credo che sia questa la via maestra per  dare, al di là dei riti e delle celebrazioni, un senso profondo e concreto al ricordo di  quanti, magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, giornalisti, imprenditori, sindacalisti, sacerdoti e tanti altri, sono caduti per mano mafiosa, contrapponendosi agli interessi criminali e lottando per costruire una terra migliore, che abbia nella legalità e nella sicurezza i suoi capisaldi”.  

redazione@approdonews.it