Magarò:”Chi si rifiuta di pagare il pizzo,non deve mai essere lasciato solo”
redazione | Il 18, Gen 2011
Lo ha detto Salvatore Magarò, Presidente della Commissione Antimafia della Calabria, commentando la proposta di legge avanzata dalla giunta regionale a sostegno degli imprenditori vittime della ndrangheta
Magarò:”Chi si rifiuta di pagare il pizzo, non deve mai essere lasciato solo”
Lo ha detto Salvatore Magarò, Presidente della Commissione Antimafia della Calabria, commentando la proposta di legge avanzata dalla giunta regionale a sostegno degli imprenditori vittime della ndrangheta
COSENZA – Chi si rifiuta di pagare il pizzo e di cedere alle odiose richieste estorsive della criminalità organizzata, non deve mai essere lasciato solo.
Le istituzioni devono stringersi a lui, costruirvi intorno una rete sociale di protezione, creare le condizioni affinché anche altri imprenditori trovino il coraggio per denunciare i propri aguzzini ed abbattere il muro di silenzio e di omertà che protegge i clan>.
Lo ha detto Salvatore Magarò, Presidente della Commissione Antimafia della Calabria, commentando la proposta di legge avanzata dalla giunta regionale a sostegno degli imprenditori vittime della ndrangheta.
<Il provvedimento legislativo di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dellimprenditoria e di sostegno alle vittime della ndrangheta, elaborato dal presidente Scopelliti e dalla sua giunta, che sarà sottoposto allesame della Commissione Antimafia il 26 gennaio prossimo ed allapprovazione del Consiglio regionale nella seduta appositamente convocata per il 22 febbraio per discutere dei temi della legalità, va in questa direzione.
Si rivolge alle imprese virtuose che non scendono a patti con la criminalità organizzata e che per questo devono poter contare su una corsia preferenziale nella partecipazione agli appalti. Allo stesso modo bisogna impedire che le risorse pubbliche finiscano con lalimentare i circuiti del racket e delleconomia illegale, estromettendo dallassegnazione degli appalti le imprese colluse con le cosche.
Per dirla con Giuseppe Pignatone, gli imprenditori devono trovare antieconomico stringere alleanze con la ndrangheta. Equesta la strada che dobbiamo percorrere, unitamente ai tanti calabresi che quotidianamente ci affiancano e sostengono in questo accidentato cammino>.