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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Magorno (Pd) contro le perforazioni nel mar Jonio per la ricerca di idrocarburi

| Il 08, Mag 2013

“Il grave rischio che si corre è che quello che se all’attività di ricerca dovesse seguire quella estrattiva si produrrebbero implicazioni ambientali negative la cui portata non è esattamente valutabile e si metterebbe seriamente a rischio, per il futuro, le possibilità di crescita turistica dell’intero litorale”

Magorno (Pd) contro le perforazioni nel mar Jonio per la ricerca di idrocarburi

“Il grave rischio che si corre è che quello che se all’attività di ricerca dovesse seguire quella estrattiva si produrrebbero implicazioni ambientali negative la cui portata non è esattamente valutabile e si metterebbe seriamente a rischio, per il futuro, le possibilità di crescita turistica dell’intero litorale”

 

 

Il Deputato dl Pd Ernesto Magorno intende assicurare il suo sostegno alle azioni dei comuni del litorale Jonico calabrese che si oppongono alla richiesta della Shell Italia E & P, che intende effettuare indagini e perforazioni nel Mar Jonio finalizzate alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.
<< Mi associo – dice Ernesto Magorno – alle preoccupazioni dei sindaci dei comuni del comprensorio, che hanno deciso in ciascun consiglio comunale di approvare uno specifico ordine giorno per negare le istanze di valutazione ambientale avanzate dalla Shell Italia E & P, per le attività di indagine marine nelle acque del suddetto territorio.
Il grave rischio che si corre, infatti, è che quello che se all’attività di ricerca dovesse seguire quella estrattiva si produrrebbero implicazioni ambientali negative la cui portata non è esattamente valutabile e si metterebbe seriamente a rischio, per il futuro, le possibilità di crescita turistica dell’intero litorale.
Va aggiunto – dice ancora il Deputato – così com’è stato evidenziato dai sindaci interessati, che l’art. 16 del decreto delle liberalizzazioni stabilirebbe che non devono essere richieste nuove autorizzazioni nel caso il permesso di ricerca desse buoni frutti e che si possa pertanto passare direttamente alla fase estrattiva.
Da parte mia mi attiverò in sede parlamentare e presso i ministeri competenti affinché si scongiuri la possibilità che vengano effettuate le estrazioni nel trattoo di mare dello Jonio calabrese e che si faccia il possibile per tutelare l’ambiente di una delle zona marine di maggiore pregio ed importanza della nostra regione, così come, nel contempo, venga difesa l’economia turistica, di un territorio che proprio su questo comparto punta decisamente per il suo sviluppo.
Sollecito a tal proposito – conclude Magorno – i colleghi parlamentari calabresi e tutti i rappresentanti delle istituzioni sovra comunali a prendere posizione e ad impegnarsi, ciascuno per le proprie competenze, non lasciando soli i sindaci in questa battaglia che è di grande rilevanza per il futuro di un intero territorio >>.

Ernesto Magorno
Deputato del Partito Democratico