Maiolo(Pd): troppo lunghi i tempi per avere la disponibilità dei beni sottratti alla ‘Ndrangheta
redazione | Il 22, Feb 2011
“L’approvazione della legge che istituisce l’Agenzia regionale sui beni confiscati e’ un passo avanti per affrontare e cercare di risolvere queste problematiche”
Maiolo(Pd): troppo lunghi i tempi per avere la disponibilità dei beni sottratti alla ‘Ndrangheta
“L’approvazione della legge che istituisce l’Agenzia regionale sui beni confiscati e’ un passo avanti per affrontare e cercare di risolvere queste problematiche”
COSENZA – Confiscare un bene alla ndrangheta, sottrarlo alla luccicante e florida gestione della economia illegale deve rappresentare un passo avanti dello Stato e della legalità. Oggi non e’ proprio così. I tempi per giungere alla piena disponibilità del bene confiscato sono lunghi, troppo lunghi. In questo lungo periodo spesso I cittadini rimangono confusi. Con la proprietà della ‘ndrangheta “le cose funzionavano”, oggi con l’intervento dello Stato “le cose non vanno bene”. Il bene alla fine viene confiscato e assegnato a Comuni o associazione non profit. La realtà finanziaria di questi soggetti la conosciamo. I primi, i comuni, stretti da una finanza locale sempre piu’ penalizzante e da obblighi di legge che gli impone la dismissione dei beni non utilizzati rischiano di far riconsegnare il bene alla ‘ndrangheta. I secondi, le associazioni, ricchi solo di valori morali e di tanta buona volontà vengono esposti a pressioni e, rischiano, privi di mezzi, di dover lasciare il campo. L’approvazione della legge che istituisce l’Agenzia regionale sui beni confiscati e’ un passo avanti per affrontare e cercare di risolvere queste problematiche che rischiano di essere un boomerang per la legalità e per lo Stato. Nel testo della legge “Istituzione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria, e’ stata recepita la nostra proposta, che prevede allart. 5 “Priorita’ nei programmi di finanziamento”, comma 1 e 2, il riconoscimento da parte della Regione delle priorita, nei programmi di finanziamento previsti nei bandi regionali ed in quelli predisposti da enti dipendenti dalla Regione, a progetti che riguardano il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati, destinando una quota non inferiore al 5% dei finanziamenti relativi ai piani regionali delle opere pubbliche. Con questa prospettiva in Calabria Comuni e Associazioni, assieme alla Regione, potranno essere nelle condizioni di far fare un passo avanti allo Stato e alla legalita’.