Malara: “Dirigenti Dem intervengano sul Pd reggino” "L'ottimo lavoro di Oliverio è vanificato dall'amministrazione Metropolitana e dai consiglieri regionali"
“Non basta essere giovani per essere nuovi, concreti e risolutivi. Basta questa
frase per condensare e sintetizzare ciò che oggi è il Partito Democratico nella
città Metropolitana di Reggio Calabria, anzi il suo gruppo dirigente. – a scriverlo
è il segretario Dem della sezione di sbarre Antonio Malara, in questi giorni accostato
dalla stampa come uno dei contrari interni alla linea politica di Falcomatà – Esiste,
infatti una base che non viene mai coinvolta e nel momento in cui inizia a sottolineare
le problematiche territoriali ed amministrative viene messa all’angolo e spinta ad
allontanarsi o allontanata direttamente. È più facile mettere la polvere sotto
al tappeto accusando le precedenti amministrazioni che risolvere e affrontare i problemi.
Ecco perché l’assessore Angela Marcianò viene licenziata, responsabile di troppa
capacità professionale e politica. È il caso dell’amministrazione Metropolitana
di Reggio Calabria a guida PD, che è stata messa totalmente sotto scacco da Nuccio
Pizzimenti, Coordinatore Provinciale Enti – Locali di Forza Italia Città Metropolitana
di Reggio Calabria, del quale avevo avvertito sul peso politico, su tematiche da
me sottolineate ripetutamente, alcune anche per mezzo stampa quali: il mancato censimento
delle case popolari, l’assenza del Comandante con relativo spostamento del Vice ad
altri settori e del mancato bando di gara per il conferimento del servizio di metanizzazione
con proroga scaduta. Ho vanamente tentato di aprire gli occhi alla mia amministrazione,
sia per l’interesse della città che per l’interesse del mio partito e sono stato
messo alla stregua di un traditore. Una situazione analoga è avvenuta con il responsabile
enti locali del PD Giuseppe Pinto, che poi ha lasciato il partito a causa della sua
gestione. Credo ancora nei valori fondanti del PD, sono convinto che la maggioranza
dei problemi territoriali possano essere risolti se c’è la volontà di farlo, ma
è necessario un sussidio dal Gruppo Dirigente Nazionale del PD che sono convinto
non essere a conoscenza di ciò che avviene sul territorio e che adesso spiegherò
sommariamente. – incalza Malara – Ad Africo nel tesseramento 2016, ad oggi ultimo
effettuato, non risulta iscritto Franco Talia, Sindacalista e candidato Sindaco dell’unica
lista civica di centrosinistra, perché non si sono mai sapute ne date ne luoghi
per il tesseramento; a Bova Marina è stata rifiutata la tessera a Leo Tuscano, ex
sindaco, e altre persone andate a tesserarsi insieme a lui, situazione analoga a
Cardeto con Giuseppe Cutrì, candidato Sindaco e Capogruppo del PD fino a prima dello
scioglimento di qualche settimana fa, e nonostante i ricorsi tutto tace. Menzione
particolare meritano i casi di Siderno, Gioia Tauro e Bagaladi. A Siderno viene rifiutata
la tessera di Paolo Fragomeni, storico fondatore del PD sidernese, reo di essere
stato eletto presidente del consiglio comunale di Siderno, li dove il PD sidernese
si è schierato contro Pietro Fuda, con cui era in coalizione nel momento elettorale,
per un cambio di accordi non accettato dallo stesso Fuda ad elezioni avvenute; a
Gioia è stato promesso un congresso dal 2014 mai concesso, questa cosa ha causato
un notevole problema in piena campagna elettorale al nostro candidato sindaco Aldo
Alessio perché in piena campagna elettorale un gruppo di presunti dirigenti del
PD, senza nessuna indicazione, ha affisso la città di manifesti con la promessa
di nuovi posti di lavoro inesistenti a nome di Oliverio e dello stesso Alessio. A
Bagaladi sono stati iscritti direttamente da Reggio a tavolino il sindaco, tra l’altro
suocero di Falcomatà, e alcuni consiglieri comunali candidati contro la lista del
PD di cui la Segretaria Caterina Rossi era la candidata Sindaco. Al momento della
convenzione fra gli iscritti gli stessi si sono presentati a votare, tra l’altro
privi di tessera fisica, e a seguito del rifiuto della Segretaria, che non era neanche
a conoscenza dell’operazione da Reggio, la commissione provinciale per il congresso
ha annullato la convenzione. Questo stato di cose – conclude Malara – non può persistere,
a farne le spese è una base sempre più ridotta perché molti stanno abbandonando
il partito in seguito a questa gestione pessima, e il Presidente della Giunta Regionale
Oliverio, che è riuscito persino a sbloccare la diga del Menta e sta facendo un
ottimo lavoro. Un ottimo lavoro vanificato dai Consiglieri Regionali reggini, totalmente
assenti dai territori, dall’amministrazione Metropolitana, nella totale assenza del
commissario Giovanni Puccio, che non conosce il territorio in quanto è di Catanzaro.
Prima che sia troppo tardi è necessaria una nuova linea politica del PD per tanto
si intervenga per trovare una soluzione generale che fermi l’emorragia di voti, dimostrata
sia nelle elezioni ultime nazionali, nelle elezioni amministrative che al referendum”.
Antonio Malara, Segretario della sezione di sbarre del PD