“Maledetto Sud” Il Movimento ReggioNonTace incontra il docente Unical Vito Teti per smontare tanti luoghi comuni sui calabresi
Alla fine di un anno, mentre tanti sono occupati a fare bilanci o a
programmare un futuro più roseo, qualcuno prende l’impegno di continuare a
camminare giorno dopo giorno, nella consapevolezza che stare dalla parte di
chi soffre per l’ingiustizia è il compito che abbiamo nei tempi della crisi.
Per l’incontro di dicembre, il movimento ReggioNonTace fa una proposta a
tutti coloro che hanno questo desiderio di ri-considerare la propria vita e
capirsi per decidere di scegliere la strada più autentica dell’andare
nella profondità dei problemi non per risolverli, ma deponendo le armi che
colonialismo, capitalismo e globalizzazione usano per mettere in atto le
loro macchinazioni.
Abbiamo pensato di invitare il prof. Vito Teti che insegna all’Università
della Calabria e che dirige anche il Centro di Antropologie e Letterature
del Mediterraneo per discutere e ragionare insieme a lui del suo libro
“Maledetto Sud” che è una specie di viaggio interiore, oltre che storico e
geografico, sulla nostra appartenenza: “dirsi o sentirsi di un luogo dentro
un mondo globale, non è operazione semplice, né definitiva”. Le
categorizzazioni fanno sì che, se da un lato, questi stereotipi finiscono
col determinare atti di intolleranza se non vere e proprie forme di
razzismo, dall’altro possono innescare in chi le subisce, forme di
vittimismo, fino a giungere alla distorta consapevolezza che fa dire:
“Siamo fatti così, che ci possiamo fare!”.
Ri-scoprire la dimensione del mettersi in cammino significa perdere le
posizioni arroccate di una identità angusta che ha finito per definire la
nostra come “una razza maledetta”; noi Calabresi possiamo smontare tanti
luoghi comuni che incombono come una cappa sulla nostra vita se accettiamo
di aprire lo sguardo a stili di vita basati sulla solidarietà e
sull’ospitalità, trasformando così “il conflitto in benedizione, il
risentimento in riconoscenza, l’autoassoluzione in consapevolezza dei
propri errori”. Tutto ciò può contribuire a creare una cultura che possa
agire il cambiamento, in cui, partendo dalle nostre coscienze, possiamo
scegliere apertamente di schierarci contro chi pensa di schiacciare l’altro
uomo e crede di poter negare i diritti fondamentali per la vita di tutti.
Per condividere queste nostre riflessioni insieme al prof. Teti siamo
invitati giorno 11 dicembre alle ore 18.00, nell’aula magna dell’Istituto
San Vincenzo ‘de Paoli (entrata in Via Mazzini).
Il Movimento ReggioNonTace