Maltrattamenti di genere e atti persecutori in Calabria, il Tribunale emette 6 provvedimenti di “sorveglianza speciale” In un caso la misura è stata disposta, per condotte reiterate nel tempo di gravi maltrattamenti nei confronti della moglie, perpetrate anche alla presenza dei figli minorenni
redazione | Il 19, Nov 2024
Sono sei le misure di Sorveglianza Speciale di P.S. che sono state emesse dal Tribunale di Catanzaro che ha accolto le proposte del Questore di Catanzaro, scaturite da accurate e articolate attività istruttorie condotte dalla Divisione Anticrimine, nei confronti di persone residenti in città e provincia, indiziate dei delitti di atti persecutori e dei delitti di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Nel campo delle misure di prevenzione, per tutelare la vittima di condotte maltrattanti o persecutorie, ai sensi dell’art. 4, comma1, lettera i-ter del Decreto Legislativo 159/2011, il Questore può proporre al Tribunale la misura della Sorveglianza Speciale per un determinato periodo (non inferiore ad 1 anno e non superiore a 5 anni), quale forma di controllo più incisiva, richiedendo anche che venga accompa¬gnata da alcune prescrizioni, come, per esempio, il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalla parte offesa, l’obbligo di allontanarsi immediatamente qualora dovesse casualmente incontrarla, l’obbligo di non effettuare comunicazio¬ni epistolari, telefoniche o telematiche con la vittima.
Delle sei misure prevenzionali, della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, emesse, in quest’ultimo periodo dell’anno, dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale, due sono state disposte per i reati di maltrattamento e quattro per il reato di atti persecutori. Le sei persone destinatarie devono osservare una serie di obblighi e divieti previsti dalla specifica norma, compreso il divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Inoltre, si è provveduto nei loro confronti al ritiro dei documenti di identità validi per l’espatrio.
Nel primo caso la misura prevenzionale della durata di due anni con installazione del braccialetto elettronico è a carico di un 31enne residente in Catanzaro, per condotte reiterate nel tempo di gravi maltrattamenti nei confronti della ex compagna convivente.
Nel secondo caso il destinatario è un 40enne di Montauro, nei confronti del quale la Sorveglianza Speciale ha durata di tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di presentazione all’Autorità di P.S. per tre giorni a settimana. La misura è stata disposta, per condotte reiterate nel tempo di gravi maltrattamenti nei confronti della moglie, perpetrate anche alla presenza dei figli minorenni.
Nel terzo caso ad essere sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S. della durata di 1 anno ed istallazione del braccialetto elettronico è un 21enne di Catanzaro. Il giovane è indiziato del reato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e della sua famiglia, perpetrati con sistematicità, anche in violazione della misura cautelare già in atto del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi dalla stessa frequentati.
Nel quarto caso la Sorveglianza Speciale di P.S., della durata di tre anni, è stata disposta nei confronti di un 41enne di Davoli, per la perdurante condotta maltrattante con aggressioni fisiche e verbali in danno della sua ex compagna. All’uomo è imposto anche il divieto di soggiorno nel comune di residenza della vittima e la presentazione all’Autorità di P.S. per tre volte alla settimana.
Nel quinto caso destinatario della Sorveglianza Speciale di P.S., della durata di tre anni, è un 22enne di Catanzaro, gravemente indiziato del reato di atti persecutori aggravati, aggressioni fisiche e verbali e minacce, nei confronti della ex compagna, commessi durante la relazione sentimentale e dopo il suo termine. Una condotta ossessiva e vessatoria perpetrata anche in spregio allo stato di gravidanza della vittima e dei suoi familiari.
Nel sesto caso il provvedimento della Sorveglianza Speciale, della durata di un anno con applicazione del braccialetto elettronico, riguarda una donna di 47 anni di Lamezia Terme, che ossessionata da morbosa gelosia ha posto in essere pervicacemente condotte persecutorie e vessatorie, arrivando all’aggressione fisica, nei confronti di un’altra donna.