Mammola, sorpreso a cacciare nel Parco d’Aspromonte Prosegue la lotta al bracconaggio da parte del Corpo forestale dello Stato
Mammola – Nel corso di un servizio disposto dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Reggio Calabria predisposto e mirato alla prevenzione e alla repressione di reati ambientali, gli agenti del Comando Stazione di Mammola in località “Cardito” in agro del Comune di Mammola (RC) zona ricadente all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, fermavano ad un posto di controllo un automezzo. All’interno del cofano, ben visibile guardando dall’esterno, vi era una custodia per fucile da caccia di colore verde militare e uno zainetto di colore marrone.
La pattuglia operante chiedeva al conducente dell’automezzo, S.A. di anni 41 nato a Mammola e residente a Villa di Chiavenna (SO), di aprire il portabagagli e far vedere il contenuto dello zainetto accertando la presenza di un fucile da caccia marca Benelli modello Raffaello e una cartucciera con un totale di n. 36 cartucce calibro 12.
Dal controllo dei documenti, si accertava la mancanza dell’autorizzazione dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte per il transito con armi , su una strada al di fuori di quelle permesse per il passaggio con armi dal vigente regolamento dell’Ente.
Il consuntivo dell’attività di polizia giudiziaria ha prodotto la denuncia di una persona per introduzione “di armi e qualsiasi mezzo di distruzione e di cattura” ai sensi della Legge Quadro sulle Aree Protette con conseguente sequestro penale del fucile semiautomatico e delle munizioni.