Mancata candidatura Nicolò, insorge Angelica Serra "Ritengo assolutamente deplorevole questa esclusione ‘brutale’ e immeritata"
L’esponente della Commissione “Politiche giovanili” di Forza Italia del Comune di Reggio Calabria, Angelica Serra, insorge contro la mancata candidatura per il Senato dell’on. Alessandro Nicolò alle imminenti elezioni politiche.
“Sono sdegnata per una scelta insensata, grave e dunque incomprensibile.”
“Il sentimento collettivo è quello dell’indignazione e del biasimo verso un gesto inqualificabile che stento ancora a credere possa essere stato messo in atto perché maturato sulla base di logiche di potere lontane anni luce dai bisogni reali della comunità”.
“Una cospirazione politica figlia di una partitocrazia che si preoccupa solo degli assetti di potere e di garantire postazioni trascurando in toto considerazioni e valutazioni che afferiscono esclusivamente all’operato politico-istituzionale”.
“Ribadisco quanto tutto questo sia dissonante rispetto al mio modo di sentire e di agire e soprattutto lesivo di quei valori che hanno sempre guidato il mio impegno politico interpretato come missione nobile al servizio dei cittadini”.
“La candidatura del Capogruppo di Forza Italia alla Regione per me era un atto scontato,un’indicazione doverosa da parte di un partito nel quale l’on. Alessandro Nicolò ha militato per oltre 25 anni, rivestendo diversi incarichi sempre onorati responsabilmente, con autorevolezza e serietà”.
“Obiettive ed incontrovertibili valutazioni di radicamento sul territorio e di rappresentatività avrebbero dovuto far prevalere il suo nome nella lista dei candidati indicati a rappresentare la Calabria a livello nazionale. Lo imponeva anche la significativa e costante produzione legislativa e di atti di sindacato ispettivo che hanno visto l’on. Nicolò protagonista, in questi anni, delle principali battaglie a difesa del nostro territorio, annichilito dalle scelte di un centrosinistra che ha prodotto solo un depauperamento generale della Calabria, con uno scadimento dei servizi e con la cancellazione e regressione di realtà importanti”.
“Non è certo questo il giusto modo di ripagare l’impegno e il lavoro condotti sempre in prima linea, al servizio della gente, nel segno della linearità e della credibilità. Ad essere oltraggiati oggi, non sono solo i principi della politica ma più in generale, le norme basilari non scritte di civiltà, onestà, correttezza e lealtà che dovrebbero disciplinare i rapporti fra le persone”.
“Alla luce di queste considerazioni, ritengo assolutamente deplorevole questa esclusione ‘brutale’ e immeritata. Rinnovo la mia stima e vicinanza all’on. Alessandro Nicolò dal quale mi sento autenticamente rappresentata”.